Stadio-Clinica, ultimo tentativo fallito: il confronto Proietti–Bandecchi finisce nel nulla

Stadio-Clinica, ultimo tentativo fallito: il confronto Proietti–Bandecchi finisce nel nulla

Stefania Proietti e Stefano Bandecchi sul progetto stadio-clinica - Foto TernanaNews

Si è conclusa con un nulla di fatto – e con un irrigidimento delle posizioni – l’ennesima interlocuzione tra la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e il sindaco di Terni Stefano Bandecchi.

Come riportato da Tag24 Umbria, la telefonata avvenuta in serata mentre il primo cittadino era diretto in Campania per la campagna elettorale non ha portato ad alcuna apertura sul caso Stadio-Clinica.

La richiesta della Regione e il no di Bandecchi

La governatrice ha ribadito la richiesta già avanzata nei giorni scorsi: ritirare la determina 2088 del 23 luglio 2025, atto con cui il Comune di Terni ha autorizzato il nuovo Stadio Liberati e la clinica privata legata al project financing (LEGGI QUI).
Una proposta considerata irricevibile da Palazzo Spada e già bocciata pubblicamente dal senatore PD Walter Verini.

Il sindaco Bandecchi ha confermato il proprio secco no, rivendicando la piena correttezza dell’operato degli uffici comunali e dell’esito della Conferenza dei Servizi che aveva approvato il progetto con prescrizioni.

Il vertice della Proietti e le posizioni della Regione

Secondo quanto ricostruito da Tag24 Umbria, la telefonata sarebbe arrivata al termine di una riunione tra la Proietti e i suoi collaboratori più stretti.
La Regione avrebbe ribadito la volontà di contribuire allo stadio in termini tecnici ed economici e di inserire la clinica nel nuovo piano sanitario regionale.
Un percorso che, tuttavia, richiederebbe tempi molto lunghi e che in passato è già naufragato due volte.

La proposta regionale prevederebbe di fatto separare stadio e clinica, contravvenendo al principio di indivisibilità dell’opera stabilito dalla Legge Stadi.
Una soluzione che, secondo il Comune, porterebbe al fallimento dell’intero progetto.

La replica da Palazzo Spada: “Contraddizioni e profili di illegittimità”

A Palazzo Spada la telefonata è stata accolta con stupore e irritazione.
Fonti vicine al sindaco evidenziano diverse contraddizioni nella posizione regionale, a cominciare dal fatto che:

  • un sindaco non ha il potere di ritirare una determina emessa da un dirigente;
  • la revoca spetta esclusivamente al dirigente che l’ha adottata o all’autorità prevista per legge;
  • la richiesta della Regione rischierebbe di configurare una ingerenza nella sfera amministrativa di un altro ente.

Il sindaco Bandecchi, partito per la Campania, ha evitato nuove dichiarazioni video dopo quelle dei giorni scorsi, tra cui la frase – parafrasando Churchill – “Hanno scelto il disonore e avranno la guerra” (LEGGI QUI).

Scenario immutato: la via del TAR resta l’unica percorsa

Come sottolineato da Tag24 Umbria, le posizioni restano del tutto bloccate e le parti non si sono mosse di un millimetro.
La scelta della Regione di proseguire sulla via giudiziaria ha reso impraticabile ogni forma di accordo politico.

Ora sarà il TAR a stabilire il destino del progetto Stadio-Clinica, mentre a Terni cresce la preoccupazione per i tempi e per le conseguenze che l’impasse potrebbe generare sul futuro della Ternana e dell’opera pubblica.