Stadio-Clinica, si riaccende lo scontro: Bandecchi contro l’Avvocatura regionale
Stefano Bandecchi - Foto Ternana Calcio
Il sindaco Bandecchi ha replicato in maniera netta e pubblica, definendo «quantomeno sconcertante» il linguaggio utilizzato dagli uffici legali regionali e chiedendosi se «in Regione Umbria fate fare la politica all’avvocatura?».
Al centro del contendere resta la scelta della Regione di non discutere la sospensiva in apertura d’udienza ma di spostare la trattazione con fissazione breve al merito, decisione che ha portato al rinvio della decisione sostanziale al prossimo 27 gennaio 2026.
Per Bandecchi la mancata discussione della sospensiva equivale a un passo indietro della Regione: «Voi dite a noi che abbiamo dato un’informazione scorretta e sbagliata? […] Ma siete voi della Regione che avete chiesto la sospensiva e poi non avete avuto gli attributi per andare avanti» ha detto il primo cittadino, sottolineando che la trattazione congiunta di sospensiva e merito avrebbe potuto chiudere la questione in una sola sede.
Il Comune conferma: il 18 novembre fu l’Avvocatura a chiedere il non esame della sospensiva
Nella nota ufficiale diffusa dal Comune di Terni viene ribadito che «la mattina del 18 novembre sono stati i legali della Regione a chiedere il non esame della sospensiva». Palazzo Spada precisa inoltre che l’ente ha preso atto della richiesta, mantenendo però ferma la volontà di preservare l’efficacia della determina dirigenziale che autorizza la realizzazione dello stadio e della clinica.
Il Comune sottolinea come stadio e clinica rappresentino «due infrastrutture fondamentali», sia per l’adeguamento impiantistico che per il riequilibrio dei posti letto nella provincia di Terni, e ribadisce la volontà di arrivare alla discussione di merito con la convinzione di poter dimostrare la legittimità dell’atto impugnato.
Scenario processuale: cosa succede ora
Con la fissazione dell’udienza di merito al 27 gennaio, il TAR potrà decidere contestualmente sia sulla sospensiva che sulle questioni di merito. Due sono le possibili traiettorie: l’accoglimento del ricorso regionale — con conseguente annullamento total o parziale della determina Giorgini — oppure la conferma della legittimità del provvedimento comunale, che consentirebbe la prosecuzione dell’iter per la realizzazione delle opere.
Intanto, la tensione politica rimane palpabile: Bandecchi torna ad attaccare la Regione e, in modo diretto, gli uffici legali che hanno gestito la partita giudiziaria. «Mettetevi d’accordo in quella sciocchezza di Regione che avete a Perugia: o comandano gli avvocati o comanda la politica», ha rimarcato il sindaco, che continua a difendere la correttezza amministrativa dell’operato comunale.
