Stadio-Clinica, il Comune di Terni chiarisce: “Ricostruzioni fuorvianti, ecco come stanno le cose”
Palazzo Spada sede del Comune di Terni
“È stata la Regione Umbria a impugnare la determina comunale”
Nel comunicato, Palazzo Spada ribadisce innanzitutto l’origine del contenzioso:
«È stata la Regione Umbria a impugnare la determina comunale che sancisce il superamento delle prescrizioni della Conferenza dei Servizi del 2022».
Si tratta dell’atto chiave che autorizza la realizzazione del nuovo stadio Liberati e della clinica annessa, infrastrutture ritenute strategiche per il futuro sportivo e sanitario della città.
Il 18 novembre, la richiesta di non esaminare la sospensiva è arrivata dalla Regione
L’amministrazione precisa poi quanto accaduto nella mattinata dell’udienza:
«Sono stati i legali della Regione a chiedere il non esame della sospensiva. Il Comune ha preso atto della richiesta, avendo tutto l’interesse a mantenere efficace un atto che autorizza stadio e clinica».
Un passaggio fondamentale per ricostruire correttamente la dinamica della giornata, troppo spesso raccontata in modo distorto.
“Al TAR non si discute la legalità degli atti, ma la loro legittimità”
L’amministrazione ci tiene a sgomberare il campo da interpretazioni improprie:
«Al TAR non è in discussione la legalità degli atti, ma la loro legittimità. Il Comune non ha mai assunto decisioni arbitrarie».
Una precisazione che mira a difendere il percorso amministrativo seguito sin dalla Conferenza dei Servizi.
“Il 27 gennaio prevarranno le ragioni della città”
Il Comune guarda con fiducia all’udienza di merito fissata per il 27 gennaio:
«Siamo convinti che le ragioni della città prevarranno. La determina è un atto conseguenziale alle decisioni della Conferenza e alle successive deliberazioni regionali, comprese quelle sugli 80 posti letto messi a disposizione nel 2023».
La corsa contro il tempo: “Ogni giorno di ritardo costa 80 mila euro”
L’amministrazione infine spiega perché ha chiesto la prima data utile per il merito:
«L’attuale stadio è vetusto e potrebbe presto non superare le nuove certificazioni statiche. Ogni giorno di ritardo è un danno per la città e per gli investitori, che hanno quantificato perdite pari a 80 mila euro al giorno».
Una dichiarazione che conferma quanto il destino del nuovo Liberati sia ormai legato a tempistiche stringenti e alla necessità di una soluzione rapida del contenzioso.
La partita istituzionale si sposta ora al 27 gennaio, data che potrebbe segnare una svolta decisiva in una vicenda che sta polarizzando politica, tifosi e mondo sportivo locale.
