Rosso&Verde – Il semaforo di Ternana-Vis Pesaro

Rosso: la partita.

A memoria, probabilmente bisogna sfogliare parecchio indietro il libro dei ricordi per ritrovare una partita durante la quale la Ternana di fatto non è stata quasi mai pericolosa, se si toglie il gol annullato (ingiustamente, almeno in presa diretta) a Nicastro per lo scontro fra Tomei e il suo difensore. Troppo statico l'attacco, composto da tre punte di spessore che però non sono riuscite a crearsi i propri spazi e a giocare fra le linee, troppo ignorato il centrocampo e una difesa lasciata troppo spesso sola, questi gli ingredienti di una prestazione tanto deludente quanto preoccupante da parte dei rossoverdi, che sembrano una squadra completamente diversa da quella del girone d'andata. C'è da ritrovare la strada, da rimettere a posto la bussola, per il momento non per riprendere la corsa alla promozione, quanto per non doversi preoccupare della rimonta alle spalle: la serie C non è un campionato che aspetta.

Verde: le possibilità.

E' deludente non riuscire a trovare qualcosa di buono in una partita, ma davvero la Ternana di ieri non ha offerto nulla da cui trarre pensieri positivi, se si fa eccezion e per qualche sgroppata di Giraudo sulla fascia (peccato che arrivasse sempre solo al cross, senza compagni a sostegno), o la grinta di Pobega che seppur giocando in una posizione a lui non congeniale ha provato spesso a mettere una pezza. E allora, visto che dal campo non è uscito molto di cui essere soddisfatti, quello che ci piace pensare è che, essendo il mercato ancora aperto fino a giovedì, la Ternana abbia ancora possibili carte da giocarsi. Senza ripicche o cattiveria, è il momento questo di tirare fuori la verità, che allenatore, ds e giocatori si guardino negli occhi per dirsi col cuore in mano quello che si intende fare: chi non se la sente, chi non rientra nei progetti, chi non ce la fa per i più svariati motivi, non deve sentirsi costretto e non deve costringere. Ripetiamo, senza frecciatine o riferimenti nascosti: sarebbe folle, da parte di tutti, non sfruttare la possibilità di scegliersi il futuro.