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Rosso&Verde – Il semaforo di Ternana-Catania

Verde: vincere contro tutto, anche la statistica. 

Per tutta una serie di motivi, la vittoria della Ternana sul Catania non era affatto cosa scontata: gli etnei venivano da una serie di trasferte tutt'altro che positive, i rossoverdi in casa hanno raccolto meno punti meritandosi l'appellativo di "squadra da trasferta", e come se non bastasse la statistica vedeva Camplone come allenatore fortunato in quel del Liberati. Eppure la squadra di Fabio Gallo ha centrato il successo mettendo in campo una squadra con tanto carattere, tanta grinta e con una prestazione vincente, convincente e divertente. Si potrebbe parlare di fortuna, di zampino di avversari poco attenti nello spazzare, ma sarebbe riduttivo e ingiusto nei confronti dei rossoverdi, che la vittoria l'hanno meritata, cercata e ottenuta con onore. Probabilmente erano diversi anni che le Fere non offrivano uno spettacolo del genere, soprattutto contro una squadra tutt'altro che comparsa in campionato, scendendo in campo in maniera organizzata, compatta e soprattutto scegliendo la via della pazienza e mai della fretta, per non offrire il fianco agli avversari. Sbavature a parte (ne parleremo a breve), quella vista ieri contro il Catania è la Ternana che ci piace: avanti così, piedi per terra e testa alla prossima!

Rosso: le sbavature. Non solo delle Fere. 

Il Catania, nonostante gli ultimi risultati possano far immaginare tutt'altro, è squadra organizzata, mai banale ma sempre pericolosa, anche quando sembra che l'inerzia della gara le vada contro; lo ha dimostrato pure al Liberati, cercando in ogni modo di riaprire una partita che sul 3-1, sembrava compromessa. Brava la Ternana a sbarrarle la strada verso il pareggio, anche se le due reti subite ad opera di Mazzarani e soprattutto di Di Piazza avrebbero potuto concedere sin troppa fiducia agli etnei, soprattutto perchè arrivate su due sbavature in fase difensiva, proprio quelle che si dovrebbe cercare di ridurre al minimo per poter avere vita certamente non più facile, ma sicuramente meno difficile, soprattutto in quelle giornate che vanno storte anche per i direttori di gara. Già, perchè anche il signor Gariglio di Pinerolo (coadiuvato dai due assistenti) ha mostrato qualche momento di smarrimento, ma questo non deve essere un alibi per i rossoverdi: la squadra forte fa la sua prestazione anche se il direttore di gara inciampa in qualche errore. 

Marina Ferretti

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