Rimini-Ternana, vigilia nel caos: dimissioni di Braglia e conferenza stampa blindata

Piero Braglia - Foto Campobasso 1919
La vigilia di Rimini-Ternana, gara valida per la terza giornata del girone B di Serie C, è avvolta nel caos. Le incertezze organizzative e i colpi di scena societari stanno mettendo a rischio la regolare disputa del match.
Ad alimentare ulteriormente la confusione sono arrivate le dimissioni di Pietro Braglia. Il tecnico, che non aveva ancora esordito ufficialmente sulla panchina biancorossa, ha deciso di lasciare l’incarico a causa delle difficoltà societarie. Una scelta figlia di mesi complicati, tra mancata presentazione della fideiussione integrativa, impossibilità di fare mercato e problemi logistici, come la chiusura dello stadio Romeo Neri che ha costretto la squadra ad allenarsi a Gatteo Mare. A questo si aggiungono gli 11 punti di penalizzazione inflitti dal Tribunale Federale Nazionale.
Il caos non riguarda solo il campo. Nella giornata di ieri è arrivato a Rimini Stefano Giammarioli, pronto a ricoprire il ruolo di direttore generale o sportivo, non per conto dell’attuale proprietà guidata da Giusy Anna Scarcella e dalla Building Company, ma per un gruppo americano operante nel settore immobiliare interessato a rilevare il club. Intanto, hanno già lasciato la società il ds Luca Nember e il segretario Filippo Marra Cutrupi.
Conferenza stampa blindata della Building Company
Intanto, la Building Company ha confermato per oggi, venerdì 5 settembre, la conferenza stampa di presentazione della nuova proprietà. L’appuntamento è fissato alle 15, con il primo vero confronto con la stampa locale dopo settimane di comunicazioni frammentarie. Il nuovo addetto stampa, Mattia Favatà, aveva inizialmente indicato come location un hotel sul lungomare, ma la società ha poi cambiato i piani: la Questura ha infatti consigliato di mantenere riserbo per ragioni di ordine pubblico. I tifosi, tramite passaparola, erano venuti a conoscenza del nome della struttura scelta e per questo l’incontro sarà blindato e interdetto al pubblico, riservato esclusivamente ai giornalisti.