Ricostruzione del caos Pisacane: i retroscena sulla rissa, ecco il motivo

A fine partita – Ternana-Avellino, ieri sera – sono saltati i nervi. Nonostante non fosse stata una partita eccessivamente dura o spigolosa. Tirata sì, fino alla fine. Ma non da giustificare alcuni atteggiamenti.

Abbiamo cercato di capire cosa è successo e da dove si è partiti. Perché le radici sembrano lontane. Di sicuro non hanno aiutato al clima della partita le parole di Zito nella settimana che ha preceduto la sfida con l’Avellino. I veleni e le allusioni dell’ex centrocampista della Ternana relative alla gestione Toscano non sono piaciute alla tifoseria rossoverde. Ma dalla Curva Nord (soprattutto) non sono partitI “apprezzamenti” soltanto solo nei confronti di Zito, ma anche nei confronti dell’altro ex della partita Pisacane.

Uno che nella vigilia non aveva parlato, preferendo il low profile. Ma che qualche scoria aveva comunque lasciato. Tanto da essere oggetto di qualche critica anche durante la sua lunga avventura in rossoverde. Quindi partiamo da qui: i cori. Ma poi soprattutto quello che è successo in campo con alcuni ex compagni. Qualcosa dagli spalti si è visto. Non si sono risparmiati i colpi, fra ex amici. Ma questo è normale. Anzi, di più è giusto. Che ognuno guardi alla sua casacca.

Il problema sono le ruggini, i rapporti personali deteriorati dal tempo, dalle antipatie mai nascoste, dalle parole dette e da quelle non dette, da comportamenti equivocabili mai mandati giù. E così succede che ci si arrabbi,  durante la partita, per una palla non mandata in fallo laterale. E da lì parte tutto: regolare i conti. Pisacane a fine partita (ai microfoni di Ivano Mari) ha detto che ha vissuto male gli ultimi mesi rossoverdi “a causa di alcune voci che lo definivano come figlioccio di Toscano e come spacca spogliatoio”.

Quelle voci sono tornate, anzi non si sono mai spente: dalla curva Nord che lo ha attaccato e (purtroppo per lui) anche in mezzo al campo. Evidentemente con qualche suo ex compagno di squadra (spaccatura o meno) non è rimasto in buoni rapporti. E non ha perso occasione per ricordarglielo, anche durante la partita, anche in momenti “caldi”. Provocando.

Il problema è che nel mezzo di tutto questo Pisacane ha anche rivolto un brutto gesto alla tifoseria rossoverde, indicandosi le parti intime, per rispondere agli insulti. E chi in campo indossava la maglia della Ternana ha preso le difese dei proprio colori.

Non possiamo dire cosa ha detto Brignoli a Pisacane (magari glielo chiederemo in settimana) ma il difensore dell’Avellino ha provato subito ad aggredirlo, andando subito verso Brignoli, appena finita la partita, scattando al 95esimo. Appena la curva se n’è accorta il coro contro è diventato assordante. Castaldo ha fermato il suo compagno di squadra. Fino a Brignoli non ci è arrivato ma ha continuato a urlargli contro (anche qui possiamo solo immaginare). Addirittura Tesser è entrato in campo per evitare il peggio. Evidentemente anche l’allenatore della Ternana ha avuto la sensazione che la situazione potesse degenerare. E altrettanto evidentemente i rapporti erano tesi, almeno fra ex compagni, altro che voci sotterranee…

Per nessuno (per fortuna) è stato possibile avvicinare l’ex giocatore della Ternana tranne Fazio (suo compagno di squadra dai tempi della Lega Pro e ora capitano) e Meccariello che con Pisacane è stato sempre in sintonia. Gli altri sembravano piuttosto livorosi, anche chi con Pisacane non ha mai giocato: come Bojinov, addirittura avventuratosi in un faccia a faccia.

Avremmo preferito non vederle queste immagini. Zito non ha voluto parlare, a fine partita. Pisacane ha dato la sua versione. L’unica certezza è che i rapporti personali ancora pesano, eccome…