Proietti-Famiglia Rizzo: c’è la data dell’incontro

Proietti-Famiglia Rizzo: c’è la data dell’incontro

Claudia Rizzo e Stefania Proietti - Foto TernanaNews

È fissata per martedì 28 ottobre la data del primo incontro ufficiale tra la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti e la famiglia Rizzo, proprietaria della Ternana Calcio. L’annuncio, in realtà, è arrivato con un piccolo “spoiler” del sindaco Stefano Bandecchi, che nella serata di ieri ha pubblicato un video sul suo profilo Instagram anticipando la richiesta di confronto avanzata dalla stessa Proietti (LEGGI QUI).

Un faccia a faccia atteso da settimane, che arriva in un momento di forte tensione istituzionale e politica legata al progetto stadio-clinica. Tema principale dell’incontro sarà proprio la decisione della Giunta Regionale di ricorrere al TAR dell’Umbria, una scelta che ha acceso il dibattito e scatenato reazioni forti da parte dell’ambiente rossoverde e dei tifosi ternani.

Le reazioni e l’appello alla calma

Le critiche dei tifosi si sono concentrate soprattutto verso i membri ternani della Giunta regionale, accusati di non aver difeso fino in fondo gli interessi della città. In questo clima di crescente tensione, oggi il sindaco Bandecchi ha provato a stemperare i toni con un messaggio distensivo (LEGGI QUI), invitando alla calma e alla fermezza pacifica per portare avanti le legittime ragioni di Terni e della Ternana.

Un confronto decisivo per il futuro del progetto

Il summit del 28 ottobre si preannuncia dunque come un passaggio cruciale per il futuro dello stadio-clinica. L’obiettivo sarà quello di riaprire il dialogo e individuare un punto d’incontro che permetta di superare lo stallo attuale, evitando un muro contro muro che rischierebbe di compromettere definitivamente l’intero progetto.

In caso di ulteriore blocco, infatti, si aprirebbero nuovi problemi per la società rossoverde, a partire dalla scadenza della certificazione di idoneità statica del “Libero Liberati”, prevista per settembre 2026. Un termine che rappresenta una vera e propria spada di Damocle se i lavori di riqualificazione non dovessero partire in tempi rapidi.