Progetto Stadio-Clinica, conto alla rovescia verso il 18 novembre: la politica cerca un’intesa per evitare lo scontro al TAR

Progetto Stadio-Clinica, conto alla rovescia verso il 18 novembre: la politica cerca un’intesa per evitare lo scontro al TAR

Stefani Proietti e Stefano Bandecchi sul progetto stadio-clinica - Foto TernanaNews

Ore decisive per il futuro del progetto Stadio-Clinica. Mancano pochi giorni alla data del 18 novembre, quando il TAR dell’Umbria sarà chiamato a pronunciarsi sulla sospensiva presentata dalla Regione Umbria contro la determina comunale che ha dato il via libera all’investimento promosso dalla Ternana Calcio. Una partita delicata non solo sul piano amministrativo, ma anche politico, con tentativi di mediazione in extremis per scongiurare uno scontro istituzionale dagli esiti imprevedibili.

Tentativi di mediazione per evitare lo scontro

Come riportato da Tag24 Umbria, in queste ore una rete trasversale di amministratori e rappresentanti politici si sta muovendo tra Palazzo Spada e Palazzo Donini per cercare una soluzione condivisa. L’obiettivo sarebbe quello di arrivare a una “pace istituzionale” che permetta di non bloccare un investimento da oltre 60 milioni di euro.

La proposta in campo prevederebbe il ritiro della sospensiva da parte della Regione e la sospensione (non annullamento) della determina comunale firmata dal RUP Giorgini, in modo da riformulare l’atto in forma condivisa. Tuttavia, le posizioni restano distanti e le rigidità politiche rischiano di far naufragare l’accordo. Intanto, né il Comune di Terni né la Ternana hanno ancora depositato le proprie memorie al TAR.

Bandecchi: “La Regione ci fa solo perdere tempo”

Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, intervenuto a Radio Galileo (GUARDA QUI), ha ribadito la propria posizione: “Noi abbiamo preparato benissimo la causa. Siamo non convinti, ma certi di avere ragione. La Regione ci sta solo facendo perdere tempo”.

Secondo Bandecchi, la conferenza dei servizi decisoria “si è chiusa in maniera positiva ed è ormai inappellabile”. Il primo cittadino ha aggiunto che “la clinica è indispensabile per la costruzione dello stadio” e che “il massimo che può succedere è che ci dicano di cambiare la forma del permesso”.

Il sindaco ha poi sottolineato il danno economico causato dal ritardo: “Sa quanto vale questo tempo perso? 70.000 euro al giorno. È un costo che grava su di noi, sulla famiglia Rizzo e sull’intera città”.

Il nodo del “vulnus” e i rapporti tesi tra Terni e Perugia

Il punto di frizione resta il cosiddetto “vulnus” procedurale citato dalla presidente Stefania Proietti, relativo al diniego alla clinica presentato dall’ex dirigente D’Angelo. Per il Comune, tuttavia, tale elemento è superato dalla delibera Tesei che assegna 80 posti letto convenzionati alla provincia di Terni.

Bandecchi, con tono ironico, ha commentato in un video diffuso sui social: “Non so bene cosa sia un vulnus, se è come il drago Thyrus o se è peggio. Ma mi sembra che la stia perseguitando”.

Il sindaco ha anche rivelato nuovi contatti con la presidente Proietti, spiegando che “se si decidesse di risolvere questo vulnus, si potrebbe evitare lo scontro in tribunale”. In caso contrario, il Comune è pronto a difendersi davanti ai giudici amministrativi.

Nomina del relatore: la giudice Floriana Venera Di Mauro

Nel frattempo, il TAR Umbria ha nominato come relatore del procedimento la giudice Floriana Venera Di Mauro, magistrato amministrativo di lunga esperienza, già in servizio presso il TAR Lombardia e il TAR Lazio. In passato ha ricoperto ruoli di rilievo al Ministero dei Beni Culturali, anche come capo dell’Ufficio legislativo del ministro Dario Franceschini.

Una figura autorevole chiamata a dirimere una delle controversie più delicate degli ultimi anni tra Comune di Terni e Regione Umbria. Con l’udienza fissata per il 18 novembre, il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli e ogni ora che passa riduce lo spazio per un accordo politico.