Nuovo stadio Liberati a un passo dal via

Maurizio e Stefano D'Alessandro insieme al nuovo stadio Libero Liberati - Foto TernanaNews
La costituzione della società di scopo è il passo fondamentale per la firma della convenzione e il prossimo inizio dei lavori
Un passo importante, decisivo, indispensabile. La costituzione della società di scopo “Stadium s.p.a.” è il passo avanti atteso per la costruzione del nuovo stadio Liberati. Un passo richiesto dalla legge sugli stadi che la Ternana, attraverso un percorso lungo e anche tortuoso, ha utilizzato per arrivare al l’uovo impianto. Ma ci sono anche altri aspetti che vanno valutati positivamente. Intanto la costituzione del capitale sociale (6 milioni di euro) la suddivisione dello stesso: oltre il 50% alla società di scopo, il restante dei sei milioni diviso in parti uguali tra i due fratelli D’Alessandro, Stefano e Maurizio.
Una divisione che lascia porte aperte all’ingresso di possibili nuovi soci, ma anche di istituzioni (banche ecc.) che volessero partecipare all’impresa e fossero di gradimento dei due fratelli. Resterà invariato invece il 52% della società di scopo. Quindi resta possibile anche l’acquisizione di contributi a tassi favorevoli o per quote a fondo perduto che potrebbero arrivare dal nuovo decreto sugli stadi licenziato dal Governo. Ipotesi ovviamente che i D’Alessandro valuteranno nella fase di gestazione dell’impianto.
Altro aspetto importante da chiarire. La società di scopo avrà la stessa durata della convenzione che il Comune andrà stipulare con il Comune, un periodo lungo 44 anni che garantisce anche il rientro delle spese necessarie alla realizzazione dell’impianto che oggi è valutabile in circa 40 milioni oltre agli oneri finanziari. Un investimento che comprende però anche le opere di urbanizzazione straordinaria: piazza, strade, sottopassi ecc, previsti nel piano di rigenerazione urbana di una brano di città che grazie agli impi sportivi di pregio è arrangia a nuova vita.
Quindi il Pef che gli uffici comunali stanno valutando in questi giorni e che sarà sottoposto anche alla supervisione di un esperto esterno alla struttura comunale, garantisce la sostenibilità dell’intervento che a questo punto imbocca una strada diversa da quella della clinica. Tempi diversi per la realizzazione di due opere comunque collegate tra loro perché la clinica garantirà allo stadio un introito di 14 milioni. Il Pef (oltre 60 milioni in origine) perderà l’impegno di 21 milioni per la realizzazione della clinica ma potrà contare sui 14 garantiti comunque dalla struttura sanitaria.
Quale sarà l’utile della Ternana
Gli esempi in Italia (pochissimi) e in Europa (tanti di più) parlano di introiti moltiplicati per le società che possono contare su un impianto nuovo, realizzato in linea con le esigenze legate alla fruibilità e alla godibilità in occasione degli eventi ma anche nei giorni in cui lo stesso non viene utilizzato per le partite di calcio. Uno stadio nuovo con ristoranti e altre strutture commercialmente vendibili compresi i cosiddetti Sky box. Aspetto fondamentale: la società potrà mettere a proprio patrimonio l’impianto incrementando notevolmente il proprio valore anche in caso di futura cessione.
Poi c’è l’aspetto prettamente sportivo, assolutamente non trascurabile. Perché riguarda il terreno di gioco ma anche gli spogliatoi e tutte le strutture legate alla pratica sportiva quotidiana degli atleti oltre a quella delle gare ufficiali. Una “casa” nuova e bellissima, all’avanguardia, architettonicamente pregevole, con il pubblico portato a ridosso del campo che, di solito, garantisce un sostegno alla squadra molto superiore a quello, già importante, che arriva dal vetusto Liberati le cui tribune sono distanti diversi metri dal campo. Insomma, un sostegno in più per la squadra, un ostacolo maggiore per gli avversari. La possibilità di tornare ad ospitare anche qualche partita delle nazionali azzurre.
Società di scopo e tempi di realizzazione
La decisione degli utili tra la società di scopo e la Ternana è definita. Il club pagherà un canone alla Stadium spa che avrà a proprio favore anche gli affitti o la vendita degli spazi commerciali esterni allo stadio ma avrà a proprio carico la manutenzione straordinaria dell’impianto. Un onere che, considerato lo stadio nuovo, non dovrebbe pesare più di tanto. L’accordo avrà la durata della convenzione: 44 anni.
I tempi sono facilmente riassumibili. Entro la prima decade di giugno dovrà essere firmata la convenzione con il Comune anche per rispettare i tempi e le condizioni legate all’iscrizione al prossimo campionato (speriamo di serie B). Eventuali lungaggini burocratiche legate alla verifica dei requisiti del soggetto contraente: la società di scopo e tutti i suoi componenti. Essendo residenti a Roma potrebbe essere necessario qualche giorno in più e in quel caso, espresso il parere favorevole alla documentazione presentata dalla Ternana, il Comune potrebbe richiedere una breve proroga (qualche mese) per la firma. Poi potrà essere dato il via alla demolizione che avverrà per stralci. Ora si sta valutando se iniziare dalla tribuna A o dalla B. Un dettaglio. Importante sarà partire nell’anno del centenario. Che sia settembre oppure ottobre non farà differenza.