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Monza-Ternana, primo tempo da dimenticare e lo dicono anche i dati

E’ vero che il calendario incombe e che domani ci sarà Ternana-Parma ma i dati relativi alla partita di sabato contro il Monza ci forniscono un paio di chiavi di lettura particolari.

Il primo riguarda l’indice di pericolosità. Anzi l’XGol: ovvero quanto, secondo alcuni calcoli statistici, avrebbero dovuto segnare le due squadre in base alle occasioni avute (e quindi ai tiri fatti).

Nel primo tempo, quando le Fere hanno giocato con il 3-4-2-1 è stato nullo. Lo dicono i numeri: 0,01 contro l’1,20 dei padroni di casa. Insomma la Ternana non ha praticamente tirato in porta mentre per il Monza le occasioni sono state talmente tante da meritare un paio di gol, almeno. Discorso diverso invece nella ripresa dove, oltre al cambio di sistema di gioco, a quello degli interpreti la Ternana si è ritrovata gioco forza a dover attaccare a tutti i costi. Così l’indice di pericolosità è salito fino allo 0,63 mentre, inevitabilmente quello del Monza è sceso al di sotto dello 0,30.

Altro dato molto interessante è quello relativo al possesso palla. Mai come in occasione della sfida all’U-Power Stadium la Ternana aveva concesso il 70% di possesso palla agli avversari e tante azioni offensive come accaduto contro il Monza dove, in particolar modo tra il minuto 30 e 45 la squadra brianzola ha avuto diverse chance per arrotondare il punteggio con un indice pari a 0,7 azioni al minuto.

Altro problema emerge dalla lettura dei dati dell’intensità di pressing. Nel primo tempo Ternana meno aggressiva del solito con un crollo vertiginoso dal 30’ al 45’. Nella ripresa però come per l’indice di pericolosità la situazione è migliorata tanto d’aver superato il Monza che di contro fino al 75’ è stato quasi nullo in pressione.

Altri numeri, altre curiosità. Parliamo delle palle perse dalla Ternana. Nella prima frazione di gioco la Ternana ha perso 24 palle nella metà campo avversaria. Ma soprattutto 11 nella propria e addirittura 6 nella propria area di rigore. Anche qui: musica completamente diversa nel secondo tempo: 33 le palle perse nella metà campo avversaria, 9 nella propria a scende a due il dato nell’area di rigore. Il baricentro della squadra insomma si è alzato notevolmente. E questo si evince anche dalle palle recuperate. Nel primo tempo Defendi e compagni hanno recuperato 5 palloni nella metà campo avversaria. Dato che sale vertiginosamente a 14 nel secondo tempo.

Un’altra Ternana quindi nella ripresa quindi come si evince anche dai dati dei passaggi chiave 1 (primo tempo) e 6 (ripresa) e dei cross 5 (primo tempo) e 13 (secondo tempo).

Ma i primi 45’ di Monza sono stati così negativi? Sì. E la conferma, ancora una volta arriva dai numeri. Mai come in Brianza le Fere erano state così lunghe 51 metri contro i 47 della gara contro il Brescia, i 48 del match contro la Reggina e i 44 del confronto con il Pisa. Per non parlare poi degli XGol (indice di pericolosità) con 0,65 di Monza, l’1,06 contro il Brescia, l’1,38 di Reggio Calabria e l’1,84 del match contro il Pisa. Ma c’è di più non ha mai recuperato così poche palle 67 contro 98 (Brescia) 71 (Reggina), 83 (Pisa) e vinto duelli 199 (Monza), 234 (Brescia), 207 (Reggina) e 260 (Pisa). Ovviamente negativi sono anche i dati relativi al possesso palla e dell’intensità del pressing. A conferma che il primo tempo di Monza è stato il peggiore di questa stagione e con buone probabilità della storia di Cristiano Lucarelli alla Ternana.

Ma è la ripresa ad aver fornito gli elementi interessanti sui quali l’allenatore ha lavorato in questi giorni. Perché la Ternana ha saputo reagire alle difficoltà dimostrando di avere qualità tecniche e morali importanti. Che, per una neopromossa non sono da sottovalutare. Tutt’altro. Ed è proprio da qui che dobbiamo ripartire anche noi. Non era affatto scontato che tutti questi numeri negativi poi portassero a un pareggio. Ma per tanti numeri negativi, ci sono poi quelli (appena esposti) positivi che danno la dimensione di una squadra viva. Pronta già alla prossima battaglia

Alessandro Laureti

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