Marco Di Loreto: “Orgoglioso dello Scudetto con la Ternana U17, un sogno per la mia città”

Marco Di Loreto: “Orgoglioso dello Scudetto con la Ternana U17, un sogno per la mia città”

Marco Di Loreto allenatore Under 17 Ternana - Foto Matteo Bertini

Vincere uno scudetto non è cosa da tutti i giorni, soprattutto se lo si fa con la squadra della propria città. Lo sa bene Marco Di Loreto, allenatore della Ternana Under 17, fresca vincitrice del Campionato Nazionale Serie C.

«Sono fiero e orgoglioso di questo risultato, è la prima volta che partecipo ad un evento del genere con la squadra della mia città», racconta Di Loreto ad Ivano Mari per TernanaTime. «Dedichiamo questa vittoria a Terni, alla Ternana e a tutte le persone che ci hanno sostenuto».

Un dominio lungo una stagione

La Ternana U17 ha dominato il campionato: «Siamo stati primi dalla prima giornata fino all’ultima. Abbiamo perso solo una partita, ma il nostro percorso è stato straordinario. Nei playoff contro SPAL e Benevento abbiamo saputo soffrire ed esprimere il nostro gioco. Il gruppo ha risposto alla grande».

Il valore del gruppo e dei collaboratori

«Colgo l’occasione per ringraziare chi ha reso possibile questo trionfo: la famiglia Bandecchi per la fiducia, il direttore Mangiarano, Leonardo De Pasquale, i responsabili del settore agonistico, lo staff medico e tecnico: Corrado De Luca, Manuel Placidi, Massimo Fiorentino, Simone Tommaso».

Ma il grazie più grande va ai ragazzi del 2008, che hanno vissuto una stagione strepitosa.

Un sogno costruito dallo Scopigno

«Abbiamo iniziato e finito la stagione a Rieti. Già dallo Scopigno Cup capii che c’era materiale umano e tecnico importante. Anche nei momenti difficili – come quando molti ragazzi furono chiamati per il Viareggio con la Primavera – siamo rimasti uniti. Il segreto è stato formare un gruppo e trasmettere mentalità professionale».

Tattica e mentalità: il 4-3-3 vincente

«Ho scelto il 4-3-3 perché mi permette di coprire bene il campo in ogni fase. Non sono legato a un modulo, ma questo ci ha dato equilibrio. Abbiamo adattato la strategia anche in finale: difesa bassa e ripartenze rapide contro un Benevento solido».

Momento difficile e reazione

«Il periodo più complicato? Durante il Viareggio, quando mancavano molti elementi per gli allenamenti. Ma ci siamo ritrovati e abbiamo chiuso alla grande. Sono fiero del percorso e convinto che molti di questi ragazzi abbiano un futuro importante».