Fabio Liverani si presenta ai microfoni di Ivano Mari per Radio Galileo. E' tutto bagnato, evidentemente dentro lo spogliatoio della Ternana è festa grande.
"Non volevo tornare dentro lo spogliatoio proprio per non bagnarmi, ma non ho potuto evitare", dice ridendo.
"Oggi è successo qualcosa di unico. Questo risultato è il frutto del rapporto che si è instaurato con i ragazzi. Il bello è vedere i ragazzi che giocano bene insieme e si divertono. Mi rammarica che non ci siano altre partite: era bello vedere come si allenavano, stando sempre sul pezzo, ma divertendosi. Mi sono sentito fin da subito legato a tutti. Dispiace per chi ha giocato meno, ma ognuno ha dato il suo contributo".
Anche oggi la Ternana ha espresso un bel calcio, nonostante non avesse la testa libera..
La mia paura più grande era la tensione che i ragazzi potevano sentire. A fine primo tempo, ho cercato di rassicurare i ragazzi. Ho detto loro di cancellare il primo tempo, senza pensare a nulla. Anche perchè sarebbe stato un ottimo risultato già fare i play out. Però i ragazzi sono rientrati bene in campo e ho subito rivisto la mia Ternana.
Quanta strada ha fatto la Ternana con Liverani?
Io credo che abbiamo superato una salita apparentemente insormontabile. Ringrazio anche il mio staff: non ci conoscevamo, ma mi hanno da subito supportato. Tutti soffrivano per la situazione della Ternana. Vedere adesso la gioia di tutti è il regalo più bello.
Hai ricevuto una telefonata di Longarini?
Non ho il telefono, ma immagino che tutti in questo momento stiamo ricevendo tanti messaggi.
Pubblico?
Eccezionale, e questa è un'altra vittoria meravigliosa. La gente ha visto quanto noi stavamo dando e ci ha ripagato.
Futuro?
Sarei contento di rimanere, ma oggi non serve parlarne. Ci sono i presupposti per restare, ma vedremo. Quando ho firmato non volevo essere un peso per nessuno, così abbiamo firmato fino al 30 giugno. Adesso sarebbe bello continuare insieme, ma credo sia importante programmare qualcosa di bello e costruttivo. La Ternana lo merita.
Una cosa che ho notato è stata che aiutavi i ragazzi a portare via la porta a fine allenamento. E' segno di umiltà..
Io credo che rispetto e stima non si creino generando differenza tra me e loro. Il rispetto devo innanzitutto darlo io. Mi piace questo lavoro, ho la passione del campo e tutto ciò che riguarda il rettangolo verde non mi pesa mai.
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