LIVE – Segui in diretta ‘Un secolo da Fere’ – Borgobello attaccante del secolo

Segui in diretta Un Secolo Da Fere.
I primi ad intervenire sono Romano Marinai, Fernando Benatti e Cristiano Lucarelli.
Cristiano Lucarelli ricorda la sua prima conferenza a Terni quando menzionò la Ternana di Viciani: “Quella Ternana era un riferimento per tutti, pensiamo che quello che ha fatto Viciani tanti anni fa lo stanno facendo adesso, ci è arrivato prima di tutti. E’ stato un gesto di rispetto menzionare la formazione di quella Ternana. Conoscevo già la storia della Ternana, ma conoscevo la storia della Ternana prima ancora di arrivare”.
Romani Marinai ha scritto la storia della Ternana: “Quando siamo andati in Serie A è stato incredibile, spero riaccada. Ho i brividi a raccontare la Serie A. Mi dispiace per quelle persone che non hanno vissuto quei giorni”.
Lucarelli parla della storica promozione in B: “Prima di venire a Terni avevo affrontato la Ternana da avversario con il Catania e non mi spiegavo come la Ternana fosse sempre sesta e settima. Poi mi chiamò Bandecchi. Sapevo di avere giocatori forti per la categoria, c’erano alcuni giocatori determinanti come Falletti e i due centrali. La partita spartiacque è stata quella di Caserta. In 9 minuti abbiamo ribaltato la partita. Quando tutto sembrava fatto abbiamo preso gol al 96′. Ai ragazzi dissi che se avessimo riuscito a capire la Serie C avremmo vinto il campionato. C’erano squadre come Bari, Palermo e Avellino che erano già pronte per vincere il girone C. Abbiamo fatto grosse cose, dei numeri che sono record in C. Eravamo 19 squadre. C’è grande soddisfazione per quell’impresa, ma onestamente ho un po’ di rammarico per quanto riguarda l’avventura della B. Ero convinto di portare la Ternana in A. Pensavo di essere seduto su questa panchina per il centenario della Ternana. Le cose sono andate in un’altra maniera. L’obiettivo grosso era quello di riportare la Ternana in A. Sarebbe bello rivedere la Ternana sul grande palcoscenico del campionato italiano”.
Tocca a Marinai ricordare la sua storica Ternana: “Eravamo forti, mi ricordo che non avevamo paura di nessuno, facevamo sempre la nostra partita. Le vittorie aiutavano a vincere ancora, andavamo tutti d’accordo. Viciani era tipo Lucarelli”.
Benatti: “Eravamo un gruppo eccezionale, non avevamo invidia, andavamo tutti d’accordo e dopo sessanta anni ancora siamo qui”.
Lucarelli torna a parlare: “Un giocatore simbolo della mia Ternana? Non voglio fare un torto a nessuno. C’è Mammarella, lui faceva un balletto prima di ogni partita. Ha iniziato con la vittoria di Pagani, la successiva non lo fece e non vincemmo, quindi poi lo fece sempre”. Ecco che interviene Mammarella: “Ho fatto sempre il leone negli spogliatoi, per dare fiducia alla squadra, Poi a 39 anni mi sono ritrovato a ballare con la musica di Falletti”.
Benatti torna a parlare della Serie A e le partite contro le grandi squadre: “Ho debuttato in quarta serie ed ero emozionato. Quando ho debuttato in Serie A per me è stata una cosa normalissima. Non ho avuto delle emozioni. La tensione della partita c’è sempre, ma era per giocare”.
Tra i momenti iconici della Ternana c’è sicuramente la rete di Defendi al Bari nella partita importantissima per la promozione. Lucarelli racconta quel match: “A noi bastava anche il pareggio. Vedevo che però i ragazzi continuavano ad andare. Eravamo tutti in attacco. Se avevo capito di aver vinto il campionato? Ho avuto la consapevolezza di vincerlo dall’inizio. Ci abbiamo messo un po’ a capire determinati meccanismi, poi la squadra andava anche senza allenatore. Dovevo però tenerli sul pezzo. Tutta Italia aspettava quel famoso calo, e qualcuno ancora lo sta aspettando. Mi inventavo sempre qualcosa, qualche record. Nei primi 5 della classifica marcatori, 4 erano della Ternana. Inoltre hanno segnato tutti, mancava solo Iannarilli. Poi la media punti, altissima con 2.5. Ricordo anche che Carlo segnò da calcio d’angolo quell’anno”.
Termina il primo tempo dell’evento condotto da Luca Marchetti, Ivano Mari e Gianluca Nasi.
Inizia la seconda parte dell’evento “TERNANA CHE SOGNA”
Sul palco intervengono Massimo Borgobello, Luis Jimenez, Mirko Antenucci e Corrado Grabbi.
Il primo a parlare è Antenucci che inizia parlando del suo meraviglioso gol in rovesciata contro lo Spezia: “Ero l’ex, non sono stato accolto bene. E’ venuto fuori quel gol al 93′ e non sono rimasti molto contenti. E’ stato bellissimo”.
Borgobello invece ha segnato 79 gol in rossoverde: “Il gol più bello che ho segnato sono stati coi colpi di testa. Il primo gol con il Bari di testa a Terni, l’anno dopo la retrocessione e ripescaggio. Mi marcava Neqrouz che mi fece i complimenti”, ricorda Borgobello.
E’ il turno di Grabbi: “Parlavo con Borgo prima ricordando gli assist che gli facevo. A me piaceva mettere in condizione i miei compagni di fare gol. Quindi dico che il mio migliore assist l’ho fatto con il Cittadella, poi Borgo fa un grande gol di destro”.
Jimenez torna a Terni dopo tanti anni: “Uno dei gol più belli è alla Fiorentina. Poi mi è piaciuto anche quello contro il Bari, ogni tanto me lo riguardo”.
Sempre Jimenez ricorda il suo passato alla Ternana: “Ho tanti bei ricordi di Terni. Ringrazio Borgo e Ezio che sono stati i capitani, mi sentivo protetto. Venivo dal Cile, non capivo niente, non parlavo bene l’italiano. Mi sono ambientato bene, il primo anno ho giocato poco, il successivo ho fatto bene. Siamo ancora amici. Mi volevano tutti bene. Ero in prestito con diritto di riscatto dal Palestino. La società non mi voleva prendere, il diritto di riscatto era scaduto. C’erano Borgo, Ezio e D’Aversa che dicevano: ‘Compriamolo noi’.
Interviene anche Schenardi: “Borgo era uno degli attaccanti pazienti che ho visto. Ciccio segnava sempre, lui non mi ha mai mandato a fanculo. E’ stato un anno molto divertente. Ho giocato con grandi giocatori, ma quell’anno li mi sono divertito più di tutto a livello offensivo. Noi con Agostinelli, le partite vere lo abbiamo creato tra la porta e la curva ovest. C’erano partite storiche, dove Fabris menava tanto ma ci siamo divertiti tanto”.
Domanda ad Antenucci: Con chi ti sarebbe piaciuto giocare? “Direi con Jimenez perché mi piaceva segnare. Ma queste esperienze che stanno raccontando sono belle, lo spogliatoio ti manca e se il gruppo sta bene segna una stagione. Io ho giocato solo un anno qui, l’anno dopo mi hanno chiamato al Leeds. E’ stato un anno molto intenso. La nostra prima figlia è arrivata qui, oltre il calcio anche la vita privata a fatto si che l’annata sia stata molto positiva. Qui mi sono trovato subito bene, sono stato bene in città, sono cose che ti condizionano. Ho un ricordo bellissimo”.
Parla Borgobello: “Per me era importante fare gol. A livello qualitativo ero inferiore a loro. Ciccio era il migliore in assoluto a livello tecnico”.
Grabbi risponde ai complimenti di Borgo: “Quello che mi ha detto Massimo mi fa piacere, lo ringrazio. Il merito di quello che ho fatto a Terni e grazie ai miei compagni. Eravamo una squadra forte con la testa e con i piedi. Quando sono tornato avevo un grande senso di rivalsa. Siamo competitivi, io lo ero con me stesso e con la piazza. Il mio primo anno a Terni ho avuto problemi ai piedi, non giocavo come potevo giocare. Quando sono tornato, avevo grande senso di rivalsa nei confronti della piazza, non ero quello che avevano visto i tifosi. Poi anche verso di me. Ogni cosa ci serve per tirare fuori il meglio”.
Anche Jimenez parla della voglia di rivalsa avuta in rossoverde: “Ho avuto questa brutta esperienza con Longarini, ma ho avuto il modo di capire che la Ternana è dei ternani, lui prima o poi sarebbe andato via. I giocatori passano come le società, i tifosi restano. Terni è una bellissima tappa della mia vita. Sono stati 3 anni e mezzo qua e almeno 2 anni potevamo andare in A”.
Finisce anche la seconda parte
Tra poco sarà svelato il vincitore.
Via alle premiazioni
Corrado Viciani è l’allenatore del secolo. Giorgio Taddei è il presidente del secolo.
Salgono sul palco Claudia Rizzo, Fabio Biscetti il nipote di Viciani e la figlia di Taddei.
È il momento dei portieri: Iannarilli, Nardin e Renzi. VINCE IL PREMIO DEL MIGLIOR PORTIERE ALDO NARDIN!
Tocca ai difensori: Masiello, Pochesci e Benatti. Premiano Mammarella e Capuano. VINCE IL PREMIO DIFENSORE DEL SECOLO BENATTI
È il momento dei centrocampisti. Si contendono il premio Brevi, Fabris e Marinai. VINCE IL PREMIO CENTROCAMPISTA DEL SECOLO EZIO BREVI
Ora spazio agli attaccanti. Sul palco Borgobello, Grabbi e Falletti. VINCE IL PREMIO ATTACCANTE DEL SECOLO MASSIMO BORGOBELLO
Premio della critica: VINCE ROMANO MARINAI
Benvenuti a Un Secolo da Fere, evento ideato per premiare il rossoverde del secolo.
