L’ex rossoverde Nolè: “Inzaghi il mio riferimento. Ternana, ora serve ritrovare ritmo”

Raffaele Nolè ex attaccante della Ternana oggi allenatore del Francavilla - Foto Instagram
Un bilancio sincero, vissuto tra le difficoltà della panchina e le emozioni che solo il calcio sa regalare. Raffaele Nolè, ex attaccante della Ternana e oggi allenatore del Francavilla in Serie D, ha concluso con successo la sua prima stagione da tecnico, centrando una salvezza tutt’altro che scontata. Dalle sfide mentali alla voglia di futuro, passando per i playoff di Serie C e il suo legame indissolubile con la maglia rossoverde: ecco l’intervista completa a TernanaNews.
“Il ruolo di allenatore? Stancante… ma dentro la testa”
«La difficoltà più grande non è fisica, come da calciatore, ma mentale. È un impegno costante, a 360 gradi: allenamenti, gestione del gruppo, aspetti logistici e comunicativi. La testa è sempre in moto, non c’è mai una vera pausa».
Il momento più bello: quell’abbraccio in panchina
«Eravamo in un periodo complicato, la società rifletteva sul mio futuro. Poi arriva quella vittoria esterna per 0-1 in casa dell’Ugento… e tutta la squadra viene ad abbracciarmi in panchina dopo il gol. Un gesto che mi ha colpito profondamente, difficile da dimenticare».
Salvezza conquistata con una giornata d’anticipo
«Abbiamo chiuso a 41 punti dopo un girone d’andata difficilissimo, finito a quota 14. Un girone di ritorno eccellente ci ha permesso di centrare l’obiettivo con una gara ancora da giocare. Sono orgoglioso del percorso fatto».
Allenatore modello? “Inzaghi, completo in tutto”
«Tra i tecnici di oggi ammiro molto Simone Inzaghi. Mi piace per la completezza, per il modo in cui riesce a gestire la squadra, le rotazioni, l’atteggiamento tattico. Lo trovo un tecnico moderno ed efficace».
Toscano e Tesser, i modelli vissuti in carriera
«Da calciatore ho avuto la fortuna di lavorare con allenatori importanti. Di Domenico Toscano mi porto dietro la mentalità: determinazione, fame, voglia di vincere. Da Attilio Tesser, invece, ho imparato molto sul piano del gioco e della gestione delle partite».
I playoff di Serie C: “Catania-Pescara il match da seguire”
«L’accoppiamento più interessante del primo turno nazionale? Senza dubbio Catania-Pescara. Due squadre costruite per arrivare fino in fondo, con organici e ambizioni da promozione. Sarà una sfida tutta da vivere».
La Ternana e l’incognita dello stop: “Squadra forte, ma deve ritrovare ritmo”
«I playoff sono un campionato a parte. Entrare più tardi può essere un vantaggio dal punto di vista fisico, ma anche un rischio per il ritmo-partita. La Ternana è forte, può ribaltare qualunque risultato, ma l’ultima parte di stagione non è stata semplice. E spesso a fare strada sono le quarte o le quinte, più leggere mentalmente e con meno pressione addosso».
Futuro: “Francavilla è casa, ma serve capire le ambizioni”
«Qui sto bene, ci sono da cinque anni. Ma ora è il momento di capire se ci sono le condizioni per crescere. Voglio confrontarmi con la società: se c’è voglia di migliorare e alzare l’asticella, sono pronto. Altrimenti valuterò con serenità altre opportunità».