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Le 5 cose che abbiamo imparato da Vibonese-Ternana 2-3

1 La Ternana sa essere sporca e cattiva

Abbiamo imparato la Ternana sa essere anche sporca e cattiva. Ed ha scelto la partita migliore per dimostrarlo a se stessa e a tutti quanti. “Oggi c’era da mettere le mani nel fango e scavare” ha detto a fine gara Cristiano Lucarelli. Ed è quello che la Ternana ha fatto. Contro un avversario tipicamente da girone C della Serie C ha saputo recuperare le forze, riordinare le idee e dare dimostrazione di grande personalità recuperando e ribaltando 3-2 una partita che sembrava spacciata sul 2-1 per la Vibonese.

2 E sono… 9

Abbiamo imparato che Cristiano Lucarelli si è iscritto nell’elite dei grandi compositori. Mozar, Beethoven e altri hanno composto la loro personale nona sinfonia. Da ieri anche Lucarelli. Tante infatti sono le vittorie consecutive della Ternana in campionato. Un ruolino di marcia impressionate che, inevitabilmente, rischia di mettere grande, grandissima pressione alle dirette inseguitrici.

3 Marcatori? Con Mammarella salgono a 15

Abbiamo imparato che tutti in questa Ternana hanno la possibilità di segnare. Con il gol direttamente da calcio d’angolo anche Carlo Mammarella è entrato nel grande elenco dei rossoverdi che hanno marcato il cartellino almeno una volta. Complessivamente sono 15 i giocatori andati in gol della Ternana. Un numero impressionante se si pensa che sono appena trascorse 13 giornate di campionato.

4 La Ternana sa vincere anche senza Falletti

Abbiamo imparato che la Ternana riesce a vincere anche senza Cesar Falletti. Per la prima volta in campionato i rossoverdi hanno giocato senza il loro uomo di maggiore qualità. L’uruguaiano è rimasto a casa a causa di un problema muscolare che verrà verificato nelle prossime ore. Nonostante la sua assenza, e che assenza, la squadra ha saputo tornare da Vibo Valentia con i tre punti. Segno che la Ternana non è Falletti dipendente e che, tutti, possono essere protagonisti.

5 Il silenzio fa più rumore delle zanzare

Abbiamo imparato che il silenzio fa molto più rumore delle zanzare. Alla vigilia della partita, da Bari si è alzata la protesta per l’anticipo al sabato della sfida di ieri contro la Vibonese. La Ternana è rimasta in silenzio. Così come quando ha scoperto che l’arbitro designato per il match è nato a Bari. Fare polemica prima avrebbe potuto indispettire il direttore di gare e amplificare un malumore che avrebbe fatto del male soltanto alla squadra. Il silenzio ha pagato. La Ternana è uscita a testa alta e con grande signorilità. La Ternana.

Alessandro Laureti

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