Roberto Breda non ha la bacchetta magica
Abbiamo imparato che Roberto Breda non ha la bacchetta magica. Ma per una manciata di minuti. Tanti quanti ne mancavano dall’autogol di Capuano del definitivo 2-2 al triplice fischi finale di Sozza. Peccato davvero perché al Picco la Ternana ha risposto. Non come tutti si aspettavamo però almeno ha fatto vedere di essere viva e determinata a risalire la china consapevole che non sarà facile. Era auspicabile ma non scontato.
La Ternana non è più ultima da sola in classifica
Abbiamo imparato che la Ternana non è più ultima da sola in classifica. Con il punto conquistato in casa dello Spezia ha agganciato la Feralpisalò che ieri aveva pareggiato 3-3 contro il Bari. I rossoverdi ora sono sempre ultimi ma a pari merito con la formazione lombarda che tecnicamente occupa l’ultima posizione grazie ad una differenza reti da dimenticare (-17) e soprattutto difficilmente migliorabile.
La Ternana ha i difensori goleador
Abbiamo imparato che la Ternana ha i difensori goleador. Al Picco di La Spezia sono andati a segno due difensori. Casasola ha sbloccato il match mentre Diakité ha regalato alle Fere il secondo vantaggio contro la squadra di Massimiliano Alvini. Due gol da palla inattiva. Due reti da calcio d’angolo frutto di schemi provati e riprovati da inizio stagione. Per entrambi si è trattato del secondo gol in campionato. Tanti quanti ne ha messi a segno l’attaccante più prolifico della squadra: Raimondo.
La Ternana non è ancora guarita
Abbiamo imparato che la Ternana non è ancora guarita. Nonostante Roberto Breda possa aver lavorato tanto e duramente nell’arco della settimana, come dicevamo in apertura, non ha la bacchetta magica. E così anche in Liguria si sono rivisti alcuni degli errori che stanno condizionando questa prima parte di campionato della Ternana. Errori che sono costati due punti e altrettanti gol subiti. Errori sui quali la squadra dovrà riflettore e lavorare affinché non si ripetano.
La rivoluzione silenziosa di Breda
Abbiamo imparato che Roberto Breda ha dato il via ad una rivoluzione tattica silenziosa. Alla sua prima sulla panchina della Ternana ha proposto la squadra con il 3-4-1-2 e Falletti impiegato nel suo ruolo naturale: trequartista. Il 10 uruguaiano è stato così più dentro la partita, ma soprattutto più vicino alla porta avversaria. Non a caso il primo tiro della gara e della Ternana è stato il suo ed è arrivato dopo appena 50 secondi dal fischio d’inizio.
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