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Le 5 cose che abbiamo imparato da Spezia-Ternana 1-1

1. La Ternana non è più ultima ma con riserva

Abbiamo imparato che la Ternana non è più ultima in classifica ma… c’è comunque un ma. Sì perché il pari di La Spezia sommato alla vittoria del Venezia sull’Ascoli ha consentito alla Ternana di agguantare in classifica proprio la squadra di Cosmi che ora occupa l’ultima posizione. Per carità entrambe le formazioni hanno 26 punti ma per la differenza reti è la Ternana ad aver fatto meglio. Decisivo a questo punto lo scontro diretto di settimana prossima.

2. La bacchetta magica di De Canio

Abbiamo imparato che De Canio ha eccome la bacchetta magica. Lui ha usato questa metafora parlando di salvezza, noi la utilizziamo per sottolineare la rinascita di alcuni giocatori sotto la sua gestione. La sfida del Picco ci consegna un Finotto ritrovato. Per lui secondo gol in stagione e annesso abbraccio di gruppo. Certo che ci si sarebbe aspettato di più da lui anche dopo la rete del momentaneo vantaggio però almeno ha dimostrato di essere vivo. A proposito di bacchetta magica, alzi la mano chi ad inizio stagione avrebbe mai pensato di vedere un giorno Vitiello mezzala. Ebbene è dove De Canio lo ha piazzato gli ultimi venti minuti e lui con tanto di fascia da capitano al braccio non si è tirato indietro. Rigenerato.

3. La condizione fisica è il nuovo avversario delle Fere

Abbiamo imparato che oggi è la condizione fisica precaria il primo avversario delle Fere. D’altronde con modi diversi lo hanno sottolineato sia Mariani sia De Canio che la squadra non è in forma. E il campo lo conferma. Anche contro lo Spezia, i rossovedi, hanno accusato il colpo intorno al 20esimo del secondo tempo. Però con i doppi allenamenti imposti da De Canio la situazione potrebbe migliorare anche a breve.

4. Difesa che fa bene non si cambia

Abbiamo imparato che alla 30esima giornata del campionato forse la Ternana ha trovato il suo assetto ideale difensivo. Per la seconda volta consecutiva lo stesso pacchetto (portiere e difensori) si è comportato in maniera più che egregia strappando tutti voti ben al di sopra della sufficienza. Piccola curiosità, da questa sono esclusi Plizzari e Valjent due che fino a poche giornate fa sembravano essere insostituibili.

5. De Canio non ha paura di difendersi

Abbiamo imparato che Luigi De Canio non ha paura di difendersi. Segno che la squadra ha compiuto un passo in avanti sul piano della sicurezza e personalità. L’undici con il quale la Ternana ha chiuso il match del Picco probabilmente non la vedremo più ma sapere che Vitiello può fare la mezzala, Valjent il mediano basso e Bordin il trequartista pur di portare a casa un risultato positivo fa indubbiamente piacere.

Alessandro Laureti

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