Le 5 cose che abbiamo imparato da Pescara-Ternana 3-2 finale di ritorno dei play off

Alessio Curcio poco più di un tempo in campo nella finale di Pescara - Foto Lega Pro
La Ternana ha perso la Serie B. La squadra rossoverde è stata sconfitta ai rigori dal Pescara. Spazio alla nostra rubrica “Le 5 cose che abbiamo imparato da…” Pescara-Ternana finale di ritorno dei playoff.
La Ternana giocherà anche la prossima stagione in C
Abbiamo imparato che la Ternana giocherà anche la stagione 2025/2026 in Serie C. Alla fine l’ultimo pass per la Serie B l’ha staccato il Pescara che ha avuto il merito (e la fortuna) di restare in partita nonostante lo 0-1, l’inferiorità numerica (espulsione Dagasso) e l’infortunio di Plizzari nel finale. La Ternana ci ha provato con tutta sé stessa. E’ stata brava a rimettere in equilibrio la partita ma gli è mancato il colpo del k.o. O forse è stato più bravo di tutti i rossoverdi proprio Plizzari con la classica prestazione dell’ex, da incorniciare
Ternana e quel mal di pancia dagli undici metri
Abbiamo imparato che i calci di rigore sono indigesti alla Ternana. Ieri sera i rossoverdi ne hanno sbagliati, o meglio se li sono fatti parare 3 su 4. Quasi un record. Ha cominciato Ferrante, ha proseguito Casasola ed ha chiuso i conti Donnarumma. Tre conclusioni che hanno esaltato Plizzari, i 20mila dell’Adriatico e costretto ad un altro anno di purgatorio la Ternana. Resta l’amarezza per Cicerelli quinto rigorista. Ci sta, di solito i migliori aprono e chiudono. Peccato che i compagni non sono stati all’altezza delle aspettative impedendo al 10 di presentarsi dal dischetto.
Un silenzio che fa male
Abbiamo imparato che il silenzio fa male. E’ vero che perdere la serie B ai calci di rigore è stato un colpo duro, anzi durissimo per tutta la Ternana ma vedere davanti ai microfoni dei giornalisti soltanto l’allenatore ha fatto riflettere. Il presidente ha preferito restare in silenzio. Poteva essere l’occasione per lanciare un messaggio, chiaro, forte. O magari rispondere a qualche voce circolata alla vigilia del match. Invece nel post gara è arrivato soltanto silenzio.
Il Pescara vola in B perchè la Ternana non l’ha mai battuta in 4 partite
Tecnicamente la finale di andata la Ternana è riuscita a vincerla, ma non è bastato. E allora abbiamo imparato che se il Pescara è volato in Serie B il motivo è presto detto: in quattro partite (due di campionato e altrettante di playoff) la Ternana non è stata mai in grado di superarla. Complessivamente sono arrivate 2 sconfitte per le Fere battute sia durante la regular season all’esordio e nella finale di andata. Poi un pari e una vittoria (inutile visti i calci di rigore). Ma in tutte queste partite le recriminazioni sono enormi: la prima gara di campionato con una squadra ancora in alto mare, Plizzari decisivo nelle due sfide dell’Adriatico con molti miracoli (e altrettanto occasioni fallite dai rossoverdi), l’espulsione e la deviazione nella partita di andata. Tutti episodi a favore della squadra di Baldini, roba da non credere. Altro che Delfino, il Pescara è stata la vera bestia nera delle Fere.
De Boer entra, segna e fa venire qualche rammarico
Abbiamo imparato che l’ingresso in campo di Kees De Boer ha cambiato il volto alla Ternana e il corso della finale. Il suo sinistro dal limite ha consentito alla squadra di Fabio Liverani di riaprire il match. Rivederlo in campo, così determinante lascia un pizzico di amaro in bocca per quello che sarebbe potuto essere con lui in campo anche nella gara d’andata. Peccato per quel dannato affaticamento all’adduttore che lo ha tenuto fuori per quattro partite a cominciare dalla gara di ritorno contro la Giana Erminio. Ha il contratto in scadenza. Lui meriterebbe il rinnovo. D’Alessandro aveva detto che ci avrebbe pensato in prima persona.