La Ternana ha perso contro il Parma, per di più con due gol di scarto. E su questo non ci piove. Però la squadra rossoverde ha saputo vendere cara la pelle alla capolista. La squadra di Fabio Pecchia ha fatto vedere a tutti perché guida la classifica da sempre. E lo ha fatto soprattutto nel primo tempo quando con un terribile 1-2 (Bonny-Benedyczak) ha messo al sicuro il risultato. E lo ha fatto proponendo 5 cambi rispetto all’undici titolare di martedì. Eppure la Ternana a momenti alterni ha punzecchiato gli emiliani. Mettendogli sempre grande paura. Basta pensare le due grandi occasioni del primo tempo: palo di Raimondo e rigore alle stelle dello stesso attaccante. Due occasionissime che si sommano ai molti principi di situazioni pericolose creati ma non concretizzati.
Nel secondo tempo poi le cose sono anche cambiate in meglio per le Fere. La squadra di Roberto Breda ha fatto vedere di saper giocare nella metà campo della capolista. Ha segnato con Luperini, ha continuato a martellare il Parma sugli esterni con Distefano e Casasola generando quasi puntualmente apprensione nell’area di rigore di Chichizola. Ma se la squadra di Pecchia ha 30 punti in più in classifica di quella di Breda un motivo c’è. E la riprova è stato il gol che ha chiuso il match. Anzi l’autogol. Ma l’1-3 non deve ingannare. La Ternana ha dimostrato di esserci pur essendo consapevole che il suo riferimento non è e non può essere certo il Parma che punta deciso alla Serie A.
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