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Il semaforo della Ternana s’è rotto

E' strano, probabilmente, che il semaforo della Ternana si sia rotto proprio oggi, quando si sarebbe davvero potuto parlare di rosso ma anche di verde, di errori grossolani ma anche di una Ternana diversa, cresciuta, migliorata; eppure no, non oggi. 

Non oggi perchè il miglioramento mostrato dalla squadra di Gallo, soprattutto nella prima frazione di gioco, quando ha avuto in mano il gioco e ha praticamente reso quasi nullo il Monza grandi firme, non ha portato risultato, perchè è stato vanificato dalla scomparsa dal campo a seguito del gol di Negro. Oggi è il giorno in cui tutti dobbiamo e devono guardarsi negli occhi, guardarsi e guardarci in faccia per affrontare la verità, per quanto cruda sia: la Ternana, con questo ritmo, rischia di retrocedere. Non ha senso parlare di punti di distacco da una zona piuttosto che dall'altra, non serve parlare di partite da recuperare, di carta e di intenzioni, quando la nostra squadra scivola sempre più giù, sempre più veloce. 

Non ci saranno analisi della partita, non diremo che la Ternana non può giocare un tempo e poi arrendersi, non ci chiederemo come mai la condizione fisica non sia ancora buona, seppure sia leggermente migliorata; oggi no. Oggi vogliamo lanciare un appello a chiunque sia pronto a raccoglierlo: mettiamo da parte quella famosa carta che ci ha dato una mano ad arrivare dove siamo, mettiamo da parte i sogni di gloria, le risalite miracolose, i suicidi delle squadre davanti ai rossoverdi. Mettiamo da parte la classifica, i playoff e i playout, e guardiamo il campo: la Ternana rischia di retrocedere, e non è allarmismo, ma è una analisi di quanto successo in questi tre mesi. E allora basta giocare come se i rossoverdi dovessero vincerle tutte per provare ad essere promossi, che si giochi per l'orgoglio, per la faccia, per la salvezza, perchè non è possibile che una squadra così esperta sia anche così fragile. Oggi più di ieri suonano fondamentali le parole di Fabio Gallo, perchè chi non se la sente, chi non ha la voglia, chi non riesce a dare tutto se stesso per qualsiasi motivo, deve necessariamente tirarsi fuori per far si che la Ternana del primo tempo sia la Ternana che giocherà da adesso a maggio. Non per la serie B ma per la C.

Marina Ferretti

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