I numeri e la Ternana: necessaria la lucidità sotto porta

Due pareggi per zero a zero hanno allontanato di nuovo la Ternana dalla prima posizione in classifica. In vista della super partita di lunedì abbiamo voluto capire cosa è cambiato (se è cambiato qualcosa) in casa rossoverde andando a vedere i numeri della produzione offensiva della squadra di Gallo.

Purtroppo il refrain invece è sempre lo stesso. Se la difesa infatti (considerato anche soltanto un solo gol preso in queste prime partite, peraltro su rigore) regge, l’attacco sembra essersi fermato, soprattutto negli ultimi 180 minuti. 

I dati di analisi delle partite confermano tutto questo. La difesa regge. Ed è stata anche particolarmente brava (o fortunata) soprattutto nelle prime tre partite dell’anno. Contro il Potenza (1,23 di Xgol degli avversari: significa che avrebbero dovuto, secondo le azioni da gol create, segnare almeno 1, 23 gol) non ha subito reti. Ne ha preso uno contro il Rende (su rigore), zero contro il Rieti (con un rigore parato e un palo preso dagli avversari) e zero anche negli ultimi 180 minuti. E in queste due partite la tenuta difensiva è stata di prim’ordine. Iannarilli infatti non è stato mai chiamato in causa veramente e Monopoli (0,39 expected gol) e Sicula (0,18) non sono mai state veramente pericolose.

Se nelle altre partite invece la squadra di Gallo è riuscita a segnare anche più del previsto (1 gol contro il Potenza a fronte di un dato di 1,48; 3 contro il Rende con il 2,49 di XG; 3 contro il Rieti addirittura con l’1,65) nelle altre partite il gol è mancato. E’ mancata la zampata vincente. 1.19 l’XG contro il Monopoli, 1,22 contro la Leonzio. Al netto degli errori arbitrali di cui abbiamo parlato e che avrebbero raccontato un’altra partita. Ferrante e Vantaggiato nella partita in Puglia, Marilungo e ancora Ferrante nella partita in casa avrebbero potuto far meglio.

Al netto dei rigori non dati e dei gol annullati allo scadere la Ternana le sue occasioni le ha comunque avute. E allora sono solo due le strade da percorrere: o attaccare di più (anche a costo di rischiare di più) o essere più precisi, cattivi e cinici.

Perché negli scontri diretti non puoi pensare solo di demolire l’avversario…