E salvezza fu. La salvezza di una Ternana che quest'anno ha prima fatto sognare, poi è crollata tra mille infortuni e problemi, quindi ha rialzato la testa tirando un altro sguardo ai playoff, quindi è ricaduta rovinosamente fino in fondo dove sembrava potesse restare. Pericolosamente. E invece, luce: la vittoria di Modena, la conferma col Varese e la salvezza che tutta Terni sperava per non tornare nell'incubo. Giusto, meritato così.
Meritato più che mai da un gruppo di uomini veri. Anche se qualcuno spesso li ha provocati: frecciate, voci sullo spogliatoio, soprattutto in autunno. E invece la Ternana si è compattata attorno ai suoi leader, ha aiutato i suoi giovani e protetto i suoi senatori. Il collante è stato lui, Attilio Tesser: saluterà, forse. Ma non sarà dimenticata la sua eleganza, il suo attaccamento, il suo cuore un po' rossoverde, dopo la salvezza più che mai. Ha sofferto come questo gruppo di grandi ragazzi nonostante mille difficoltà. Cambieranno tante cose; ma non la stima per una squadra costruita con pochi spiccioli, spesso in difficoltà ma mai doma. Bravi!
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