Fazio avverte la Ternana: “La Giana gioca a memoria”

Lito Fazio oggi collaboratore tecnico di Alberto Colombo a Monopoli - Foto Monopoli Calcio
Chi meglio di Lito Fazio può aiutare a inquadrare la Giana Erminio, prossima avversaria della Ternana? Il suo Monopoli è stato eliminato al primo turno dei playoff proprio dalla squadra di Gorgonzola, che ha vinto entrambe le sfide.
Che consigli daresti alla Ternana?
«La Ternana non deve assolutamente sottovalutare la partita. La Giana è una squadra ben organizzata, gioca un buon calcio, ha elementi di qualità e un allenatore molto preparato. Portano avanti la stessa filosofia in ogni gara. Sono sicuro che la Ternana si farà trovare pronta».
Cosa ti ha colpito della Giana Erminio?
«L’organizzazione di gioco. È una squadra propositiva, ama palleggiare, sa sempre cosa fare in campo. Mi hanno colpito i due attaccanti e La Mesta, che agisce da mezzala-trequartista in una posizione ibrida. Anche i braccetti svolgono compiti molto precisi, il che li rende difficili da aggredire. Sono arrivati sesti o settimi, ma la qualità del gioco espresso è stata davvero notevole».
Quanto ha inciso giocare in inferiorità numerica?
«Tantissimo. Abbiamo finito l’ultima gara di campionato senza giocare, per via del caso Taranto, e siamo arrivati ai playoff dopo tre settimane di stop. Poi, in 180 minuti, abbiamo concesso 80 minuti in inferiorità numerica contro una squadra che sa gestire bene il possesso. Siamo anche riusciti ad andare in vantaggio, ma alla lunga hanno avuto la meglio. Regalare un uomo per un tempo intero a questi livelli è un errore che si paga caro».
Che impressione ti hanno fatto gli accoppiamenti del secondo turno?
«Sono curioso di vedere Ternana-Giana Erminio, sarà una sfida interessante. Mi incuriosisce anche Atalanta-Cerignola: voglio capire se i nerazzurri riusciranno a imporre il loro gioco contro una squadra che ha dimostrato di saper giocare a calcio».
Quante chance ha la Ternana di vincere i playoff?
«Ha buone probabilità. La rosa è composta da giocatori forti, abituati a partite del genere. Ha lottato per il campionato fino quasi alla fine, contendendolo all’Entella. Tra le otto rimaste è sicuramente una delle favorite. Ma i playoff sono sempre un terno al lotto: tutte le squadre arrivate fin qui meritano la Serie B».
Che stagione è stata quella del Monopoli?
«Straordinaria. L’anno scorso ci siamo salvati ai playout all’ultimo secondo contro il Francavilla. Ripartire dopo quella stagione e fare il campionato che abbiamo fatto, in un girone con squadre blasonate come Trapani, Avellino, Benevento, Crotone, Picerno, è stato incredibile. Eravamo quasi una matricola, ma abbiamo fatto un grandissimo percorso. Abbiamo sbagliato qualcosa, certo, ma non abbiamo mai mollato, nemmeno nei momenti difficili: come quando ci mancava tutta la difesa o non riuscivamo a vincere in casa. È stato un campionato molto positivo».
Hai chiuso la stagione da collaboratore tecnico. Com’è stato il passaggio dal campo alla panchina?
«Dopo l’infortunio ho fatto di tutto per tornare in campo, e ci sono riuscito. Ma non mi sentivo più lo stesso. Ne ho parlato con la società, che mi ha dato la possibilità di entrare nello staff tecnico. Ringrazio pubblicamente il Monopoli e mister Colombo. Sono contento di quello che ho fatto. Non potevo chiedere di più al mio fisico».
E adesso cosa ti riserva il futuro?
«Ancora non lo so. Abbiamo appena concluso la stagione, ora è tempo di riflessione per tutti. Bisogna capire da dove e come ripartire. Se ci sarà la possibilità, sarò felice di continuare a Monopoli».
Vorresti diventare allenatore?
«Sì, è il mio sogno».