Direttamente dall'edizione nazionale de La Gazzetta dello Sport, bella intervista di Massimo Laureti a Cesar Falletti, jolly della Ternana che sta vivendo una stagione da protagonista vero con Breda. Anche contro il Novara…
"Giocavo con il Cerro in Uruguay, una provinciale. Un giorno il mio procuratore mi chiama e dice di andare in Italia, di prepararmi. Ero sull'aereo con Avenatti, 24 ore dopo: lo conoscevo da avversario, siamo diventati amici", racconta Falletti. Che prosegue: "Lui al River di Montevideo era famoso, aveva fatto il Mondiale U20; io ero uno sconosciuto. Ma i miei genitori non avevano potuto seguirmi, solo la mia fidanzata, Katherine".
L'ambientamento era stato difficile, "nel Cerro giocavo dove volevo, nel vivo della manovra. Qui invece ho sofferto in silenzio. L'unica gioia è stato il gol nel derby al Perugia, nella scorsa stagione". Poi è nato Gianluca, arrivato Breda, decollato Falletti: "Anche l'arrivo di un secondo papà come Alejandro Gonzalez mi ha aiutato. Prima entravo in spogliatoio e stavo zitto, non parlavo. Ora ho un gran rapporto con tutti". Parola di Falletti. Il vero, Falletti.
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