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Data room: dominio Parma, ma la Ternana poteva osare

C’è molto poco da aggiungere alla partita di Parma.

E se Breda ha ragione quando dice che la squadra avrebbe potuto anche avere un atteggiamento diverso (e questo lo ha indotto anche a cambiare per cercare di trovare l’innesco giusto), va sottolineato con altrettanta onesta, quando gli avversari sono superiori alla Ternana, senza ombra di dubbio.

Questo si era visto anche ad “occhio nudo”: la mole di gioco del Parma è stata impressionante. La capacità di dare ritmo, la qualità delle giocate, la serenità con cui gestivano il pallone in mezzo al campo e nella trequarti avversaria. Senza contare la profondità della panchina e la sua qualità.

I numeri – del giorno dopo – non fanno altro che sottolineare questa lettura. In alcuni valori è stata la peggior Ternana della stagione (o il miglior avversario incontrato, decidete voi da che parte volete guardare!).

Il Parma è stata la squadra che ha fatto più passaggi nella partita (534) è la squadra che ha avuto la miglior percentuali di passaggi giusti (87,64%). E già questo sottolinea come la qualità della manovra degli avversari sia stata nettamente superiore alle squadre che finora ha incontrato la Ternana: ovvero quasi tutte. Contro questo palleggio, anche di qualità, la Ternana è riuscita ad essere poco incisiva. Ha concesso molti passaggi per possesso palla (5,39) e soprattutto l’indice del pressing è il più alto mai registrato in campionato. E quando è alto significa che il pressing non è stato efficace. Pensate che Parma e Ternana hanno perso lo stesso numero di palloni (99), su un numero completamente diverso di palloni toccati (130 la differenza!) e che come percentuale di duelli vinti la Ternana di Parma è stata la meno efficace finora di tutto il campionato. La squadra è stata quasi costretta a rifugiarsi nel lancio lungo (anche qui il dato pù alto mai registrato in campionato).

Insomma una partita complicatissima, difficile. Anche da interpretare e poter riprendere in qualche modo. Perché il Parma poi ha corso e coperto bene tutto il campo. E quando Breda sottolinea che dopo i gol subiti nella ripresa la squadra è sembrata scoraggiata, probabilmente lo si deve anche a questo tipo di atteggiamento che abbiamo fotografato.

Ma – come sempre – c’è il rovescio della medaglia. Nonostante tutto la squadra le sue occasioni le ha create. E il vero difetto della Ternana – ancora una volta – è quello di non averne approfittato. Ci sta di soffrire contro la prima della classe, ma mettersi nelle condizioni di far male e non averlo fatto ci sta meno. Poi magari sarebbe arrivata la sconfitta ugualmente, ma in altro modo. Con uno spirito diverso. Uno spirito da reciperare in fretta, già per Santo Stefano. In palio ci sono tre punti pesantissimi. 

Ternananews Redazione

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