Consigli (non richiesti) alla presidente Rizzo

Massimo Ferrero, Claudia Rizzo, Giuseppe Mangiarano - Foto TernanaNews
Claudia Rizzo nuova presidente della Ternana presentata oggi al fianco di Massimo Ferrero.
Presidente è appena arrivata a Terni ed è stata portata in giro per visitare la città come succede ai giapponesi quando vengono in Italia: sballottata a destra e sinistra senza neanche il tempo di respirare. Foto, un sorriso, due dichiarazioni, quattro strette di mano. “Benvenuta”, un’intervista, delle domande. La presentazione alla squadra, poi di corsa allo stadio, poi pranzo, velocemente una visita ai campi del settore giovanile, e poi la sede. Un frullatore.
Quello che abbiamo visto pubblicamente è stata soltanto mezz’ora della sua giornata, in tv. A fianco del suo consigliere Ferrero che ha provato a farle un riassunto (anche durante la conferenza) di quello che sarebbe successo.
Si abitui presidente: il calcio dà visibilità. La gente si permetterà di parlarle come se foste amici da una vita, come se ne sapesse più di lei, permettendosi delle libertà che magari non ha. Dovrà dare giudizi su cose che non necessariamente conosce così bene con il pensiero che magari una battuta o una sua parola potrà essere mal interpretata. Sarà alla guida di una società importante, a cui tutta la città tiene molto. E’ il bene – sportivo – più prezioso che abbiamo, e proprio in questi mesi compie 100 anni.
Le suggeriamo presidente di essere sé stessa. Di non aver paura, di buttarsi. Di dare sfogo alla sua freschezza, al suo punto di vista (necessariamente diverso). Di portare gioventù a una società centenaria, di portare sorrisi e serenità. Non si senta costretta nel ruolo: verrà giudicata lo stesso. Tanto vale che si faccia conoscere per quello che è: perché da quel poco che abbiamo visto in questa prima mezz’oretta ha certamente dimostrato educazione, cortesia, personalità e self control.
Il calcio – come ha detto lei – è passione. Ed è un investimento per chi decide di essere presidente, molto strano. I soldi li mette lei e la sua famiglia, ma è come se gestisse un bene pubblico, un bene comune, un bene dei tifosi.
Ecco: abbia cura della nostra Ternana. Perché da oggi è nostra, nel vero senso della parola. Sua, della sua famiglia e della città, della tifoseria. Soltanto insieme si potranno costruire delle cose importanti e belle. Abbiamo vissuto, anche recentemente, momenti che gradiremmo non rivivere mai più: prese in giro, bugie, arroganze. Ci sembra che la musica sia cambiata ma continui a dimostrarcelo ogni giorno: soprattutto ora ne abbiamo bisogno.
Non è vero – come ha detto il suo consigliere Ferrero – che è la prima presidente donna in Italia. Certamente è la prima presidente donna della storia rossoverde. Di sicuro ora è l’unica. E’ stata presidente per un brevissimo periodo di tempo la moglie del presidente della Roma Viola, appena dopo la sua morte. E’ stata presidente Rosella Sensi (come Ferrero ha ricordato, salutandola). E’ stata presidente anche Francesca Menarini, in Serie A. E’ stata presidente anche Valentina Maio, a Lanciano. Tutte – a loro modo – hanno lasciato il segno in maniera positiva.
E’ anche la presidente più giovane della storia della Ternana e anche del panorama professionistico italiano. Sicuramente dovrà fare esperienza, ma avrà in dote tanta energia, tante idee e tanta freschezza. Per fare esperienza, cara presidente, dovrà sbagliare. Nessuno è esente da errori: solo chi non fa niente non sbaglia. Noi speriamo possa sbagliare tanto e a lungo, ci conceda il paradosso. Speriamo possa sbagliare, sempre nell’interesse della Ternana e della sua famiglia. Sbagliare per diventare sempre più brava e più solida. Non abbia paura di sbagliare, di farsi vedere, di fare quello che crede sia giusto. Senza necessariamente agire di pancia. Ma con il cuore: che da oggi è rosso-verde.