Caos Ternana, il caso Forti scuote la società: tra rinuncia, visure e composizione negoziata
La sede della Ternana Calcio in via della Bardesca - Foto TernanaNews
Stando a quanto riportato da Tag24 Umbria, la nomina del commercialista ternano Fabio Forti come nuovo amministratore unico del club sarebbe clamorosamente in bilico, a meno di 24 ore dall’assemblea degli azionisti che aveva ratificato il passaggio di consegne.
La nomina di Forti era stata ufficializzata ieri pomeriggio tramite un comunicato diffuso dal legale della famiglia Rizzo, Manlio Morcella, e successivamente confermata dalla società rossoverde con un post sul proprio sito. Tuttavia, secondo le visure camerali effettuate nella giornata odierna, l’avvicendamento con l’ex amministratrice Tiziana Pucci non risulterebbe ancora completato.
La composizione negoziata al centro del giallo societario
Secondo l’approfondimento pubblicato da Tag24 Umbria, a creare incertezza sarebbe stato il deposito — avvenuto il 9 dicembre — della documentazione relativa a un progetto di ristrutturazione del debito della Ternana.
A quanto trapela, prima del cambio ai vertici la società avrebbe avviato una pratica per richiedere la composizione negoziata della crisi d’impresa, strumento previsto dal Codice della Crisi che permette di ottenere misure protettive immediate: sospensione di azioni esecutive, pignoramenti e istanze fallimentari.
Un meccanismo già utilizzato in passato da club come Sampdoria, Genoa e Perugia, che consente di trattare il debito in un contesto tutelato, riducendo l’esposizione sia verso fornitori che verso fisco e contributi.
Sempre secondo Tag24 Umbria, la misura — oggi risulta sospesa in Camera di Commercio — sarebbe stata attivata prima dell’ingresso formale di Forti. Una situazione complessa che avrebbe spinto il commercialista ternano, molto vicino professionalmente all’avvocato Morcella, a non proseguire con l’accettazione telematica della carica, aprendo così uno scenario di incertezza sulla sua effettiva nomina.
Il silenzio dei protagonisti e il nodo del 16 dicembre
Tag24 Umbria riferisce di non essere riuscita a ottenere una conferma da Forti, né dal suo studio professionale. Nessun commento nemmeno dal sindaco Stefano Bandecchi, che si è limitato a un sorriso ironico e alla battuta: “Facimm’ ammuina”.
Alla vigilia della scadenza del 16 dicembre, già resa delicata dalla nuova penalizzazione inflitta oggi alla Ternana, il club rossoverde si trova quindi ad affrontare un ulteriore fronte critico: una possibile nuova crisi societaria.
Le prossime ore saranno decisive per capire se Forti accetterà ufficialmente la guida della società o se la Ternana dovrà affrontare un nuovo e inatteso ribaltone interno.
