Bandecchi attacca la giunta Proietti: “Ci vediamo in tribunale, la clinica si farà” | VIDEO

Bandecchi attacca la giunta Proietti: “Ci vediamo in tribunale, la clinica si farà” | VIDEO

Stefani Proietti e Stefano Bandecchi sul progetto stadio-clinica - Foto TernanaNews

Stefano Bandecchi torna a parlare del progetto Stadio-Clinica e lo fa con toni durissimi nei confronti della Giunta regionale dell’Umbria, guidata da Stefania Proietti. Dopo la decisione dell’esecutivo di impugnare la determina comunale che autorizzava l’intervento, l’ex sindaco di Terni ha affidato a Instagram un lungo sfogo.

“Adesso non potete dirmi che ho dei conflitti d’interesse dato che io ho regalato il progetto della clinica direttamente alla Ternana Calcio e che il progetto stadio-clinica è un progetto importante per la Regione. Regione che adesso impugna il nostro progetto, progetto della giunta precedente, dicendo non so che cosa. La Proietti oggi è votata al sudicio politico e credo con sé tutta la giunta di sinistra. Cari signori ternani che avete votato la giunta di sinistra quanto vi dovete sentire cretini oggi da uno a dieci quando io addirittura non c’entro nulla più, io sono uscito di scena. Voi non avrete l’ospedale statale, l’ospedale pubblico perché si stanno inventando qualsiasi cosa, non avrete la clinica, la clinica ce l’avrete perché io alla Regione gli spacco il culo. Gli faccio proprio male, male male. In Regione dovete smettere di usare stupefacenti, quando vengono sequestrati dovete bruciarli non mangiarli. Arrivederci a voi, ci vediamo in tribunale a brevissimo.”

Parole che arrivano dopo la decisione della Regione Umbria di impugnare la determinazione dirigenziale n. 2088 del 23 luglio 2025, firmata dall’architetto Piero Giorgini, responsabile unico del procedimento del Comune di Terni, relativa al progetto del nuovo Stadio-Clinica.

La decisione della Regione: ricorso contro il Comune di Terni

Al centro del contenzioso c’è la convenzione sanitaria prevista all’interno del progetto, in particolare la distribuzione dei posti letto accreditati con il servizio sanitario regionale.
Per la giunta Proietti, la determina comunale non rispetterebbe le decisioni vincolanti della Conferenza dei Servizi e presenterebbe differenze sostanziali rispetto agli atti approvati in precedenza.

La presidente, con la delibera n. 1021 del 16 ottobre 2025, ha dato mandato all’Avvocatura regionale di agire in giudizio, affidando la difesa agli avvocati Luca Benci e Anna Rita Gobbo.
Nelle motivazioni si legge che la Regione intende “tutelare la correttezza amministrativa e il principio di equilibrio territoriale nella programmazione sanitaria”.

Gli 80 posti letto e il nodo della programmazione sanitaria

Secondo l’esecutivo regionale, il provvedimento del Comune di Terni avrebbe attribuito un numero di posti letto convenzionati non coerente con la programmazione sanitaria definita dalla precedente giunta Tesei.
Quest’ultima aveva approvato la disponibilità di 80 posti letto da destinare a strutture private accreditate nella provincia, suddivisi tra chirurgia generale, medicina, oculistica, ginecologia, ortopedia, otorinolaringoiatria e riabilitazione funzionale.

Perugia contesta che tali parametri sarebbero stati “superati o interpretati in modo non conforme”, alterando l’equilibrio tra pubblico e privato nella pianificazione sanitaria regionale.

La linea della Giunta Proietti: difendere l’equilibrio sanitario

L’atto di impugnazione, approvato all’unanimità dai componenti della Giunta – Tommaso Bori, Fabio Barcaioli, Thomas De Luca, Francesco De Rebotti e Simona Meloni – intende riaffermare la competenza della Regione in materia di pianificazione sanitaria.
Il documento ricorda che la distribuzione dei posti letto accreditati deve rispettare le linee definite in sede di Conferenza dei Servizi nel 2022.

La pianificazione sanitaria deve rispondere a criteri di equilibrio e non a iniziative unilaterali” – si legge tra le motivazioni – con un chiaro riferimento al ruolo del Comune di Terni nella gestione del progetto.

Uno scontro politico e amministrativo che approda in tribunale

Il contenzioso tra Regione Umbria e Comune di Terni si sposta ora sul piano giudiziario, ma il nodo resta politico e amministrativo.
La vicenda tocca direttamente il tema dell’equilibrio territoriale dei servizi sanitari e della mobilità passiva, ma anche il futuro del progetto Stadio-Clinica, centrale nel recente passaggio di proprietà della Ternana Calcio al gruppo Villa Claudia.

Da una parte la Regione rivendica la propria competenza nella programmazione sanitaria, dall’altra il Comune di Terni sostiene di aver rispettato tutte le prescrizioni approvate durante la giunta Tesei e validate dal Ministero della Salute.
Il caso è ora nelle mani del giudice amministrativo, che dovrà stabilire la legittimità della determina comunale.