AGI: perquisita la sede della Ternana nell’ambito dei finanziamenti al calcio

AGI: perquisita la sede della Ternana nell’ambito dei finanziamenti al calcio

La sede della Ternana Calcio in via della Bardesca - Foto TernanaNews

Perquisita la sede della Ternana. A scriverlo l’AGI secondo la quale la Procura di Roma ha disposto questa mattina una nuova serie di perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta sui finanziamenti erogati da Banca Progetto a diverse società di calcio. L’indagine, avviata circa un anno fa, ha compiuto nelle scorse ore un passo decisivo con la richiesta di nuova documentazione e l’esecuzione di 52 perquisizioni a carico di persone fisiche e giuridiche.

Tra le società citate dagli inquirenti figurano Ancona, Triestina e Ternana Calcio. Quest’ultima risulta parte lesa nella vicenda, avendo ricevuto fatture e consulenze ritenute sospette provenienti da imprenditori oggi finiti sotto indagine.

Il focus sull’imprenditore Antonio Scaramuzzino e la rete di fatture

Tra i nomi finiti al centro delle verifiche compare quello di Antonio Scaramuzzino, ex vertice della Crick Crock negli anni in cui la società finanziava con ingenti somme anche la Ternana. Sempre secondo AGI, gli investigatori stanno analizzando una fattura da 25 mila euro emessa il 27 settembre 2023 dalla società Sirius – riconducibile allo stesso Scaramuzzino e vicina ad Alessandro Di Paolo – nei confronti del club rossoverde. L’oggetto formale: “attività di consulenza per ricerca sponsor”.

Una movimentazione economica ora sotto la lente degli inquirenti, che stanno ricostruendo i rapporti economici e personali tra Scaramuzzino, Di Paolo e altri soggetti legati al mondo del calcio e dell’imprenditoria.

Ostia, Triestina e Banca Progetto

Sotto la lente degli investigatori sono finiti anche i precedenti finanziamenti della famiglia Di Paolo all’Ostiamare, club oggi di proprietà di Daniele De Rossi e il ruolo avuto dall’ex presidente della Triestina Calcio Simone Giacomini. Secondo gli inquirenti, i finanziamenti utilizzati per sostenere la Triestina – circa 16 milioni di euro – sarebbero stati ottenuti tramite società di comodo, nella disponibilità di Crosti, Scaramuzzino e Di Paolo, con fondi provenienti da Banca Progetto e richiesti per finalità mai realizzate.

La posizione della Ternana

La Ternana appare in questa vicenda come parte danneggiata da un presunto sistema di false fatturazioni e consulenze irregolari. Il club rossoverde non risulta indagato, né coinvolto in attività illecite, ma destinatario di operazioni effettuate da terzi oggi al centro dell’inchiesta.

Gli inquirenti proseguiranno nelle prossime settimane l’analisi degli atti acquisiti. Si attendono ulteriori sviluppi.