SBK, Misano 2025: il primo podio di Petrucci sul tracciato romagnolo

Danilo Petrucci - Foto Instagram
Petrucci: “Non pensavo al podio, ma ce l’ho fatta!”
“Sinceramente non mi aspettavo di arrivare tra i primi tre – ha ammesso Petrucci ai microfoni di MotoSprint –. Dopo la qualifica ero piuttosto giù, avevamo avuto qualche problema con il posizionamento in pista. Ma in gara ho dato tutto, c’era un caldo tremendo ed è stato un vero inferno fisico. Questa pista non è tra le mie preferite, ma oggi l’ho domata.”
Il ternano ha anche rievocato l’episodio dello scorso anno: “Lo scorso anno finii in lacrime qui, oggi invece sorrido, anche se ho preso una bella ruotata alla seconda curva. La mia tuta è un po’ distrutta, ma io sono rimasto in piedi. Non sarò un pilota perfetto ma sulle spinte non mi batte nessuno!”.
Penalità a Bulega e Iannone: la posizione di Petrucci
Riguardo alla sanzione inflitta a Bulega e Iannone in Superpole, Petrucci ha voluto chiarire la dinamica: “Mi sono trovato tra loro due nell’ultimo settore, non stavano rallentando ma neanche spingevano al massimo. Ho provato a superare, non era il mio giro migliore ma comunque utile. Mi dispiace sinceramente per la penalizzazione che hanno ricevuto.”
Critiche al format della Superpole: “Così non va, serve una svolta”
Petrucci non ha risparmiato critiche al sistema di qualifica attuale del campionato: “La Superpole così com’è non funziona. Si rischia di compromettere tutto il lavoro della squadra per una bandiera gialla o un pilota lento nel giro buono. Serve un cambiamento che tuteli i piloti e le loro performance reali.”
Ha poi proposto una modifica concreta: “Venerdì dovrebbe essere una qualifica mascherata, i migliori dieci vanno direttamente nella sessione finale. Così si può evitare che un solo errore di un altro pilota rovini tutto.”
Il “primo degli umani” e il futuro incerto con Ducati
Con Toprak e Bulega dominanti, Petrucci ironizza sul suo ruolo nel campionato: “Mi chiamano il primo degli umani, ma preferirei essere il terzo tra i top. Loro due stanno correndo in un’altra categoria, tanto di cappello per ciò che stanno facendo.”
Quanto al futuro, il ternano resta con i piedi per terra: “Non credo di essere una priorità per Ducati. Forse pensano che il massimo che posso ottenere sia il terzo posto. Io continuerò a lavorare, magari altrove troverò spazio. Mi preoccupa il distacco da Nicolò, che ha una moto simile alla mia, forse è questo che frena Ducati.”