Bandecchi e il progetto campus universitario a Narni: il più grande centro sportivo in Italia

Bandecchi e il progetto campus universitario a Narni: il più grande centro sportivo in Italia

Stefania Proietti e Stefano Bandecchi - Foto TernanaNews

«La Presidente Proietti e tutta la Giunta regionale ci stanno solo facendo perdere tanto tempo, noi dobbiamo solo far valere le nostre ragioni, io sono molto sereno, sarebbe stato tanto facile raggiungere un accordo comune, la regione ha però preferito creare tutto questo caos mettendosi contro un’intera città limitandone l’evoluzione. La questione non è circoscritta solo allo stadio, si parla anche di infrastrutture limitrofe che andrebbero a migliorare Terni» Queste le dure parole del Sindaco Bandecchi nei confronti della Giunta e della Proietti sulla questione stadio/clinica.

Le critiche dell’ex Presidente della Ternana non si limitano però solo allo stadio: «La Proietti aveva anche promesso che sarebbe venuta a Terni il 15 dicembre per la realizzazione dell’ospedale, ancora non si sa però nulla, io so per certo che non hanno ancora trovato i fondi per la realizzazione e che non hanno neppure scelto il luogo dove andrebbe realizzato. La mia, anzi la nostra, è una battaglia incolore o per meglio dire di due colori: rosso-verde».

Bandecchi si è poi pronunciato sulla questione Università a Narni e Unicusano: «E’ stato comprato un immobile dalla mia società, nascerà una fabbrica importante, tecnologica, ma ancora non voglio svelare altro, io credo tanto in Terni e perciò ho intenzione di investirci. Per quanto riguarda Narni invece abbiamo acquistato 70 ettari di terreno dove nascerà un enorme campus con la facoltà di scienze motorie, uno stadio, campi da rugby, campi da basket, piscina, campo di atletica leggera e tanto altro, lì sarà uno dei centri sportivi più grandi d’Italia e uno dei contri universitari più grandi d’Europa. Mi sono abbastanza stancato dell’università di Perugia, fra due anni e mezzo finirà il mio mandato, quindi ora il mio obiettivo è quello di dare a questo territorio la dignità che merita».