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TuttoC Top & Flop di Avellino-Ternana 1-2

Ci ha provato in tutti i modi Braglia a fermare la marcia inarrestabile della Ternana dei record che passa all’ultima curva come a Vibo Valentia espugnando il Partenio per confezionare l’undicesima gemma consecutiva che permette alle fere di issarsi a più nove sul Bari bloccato sul pari dalla Vibonese. L’avvio di gara è fulmineo, i ritmi elevatissimi e l’intensità prorompente: la prima chance la imbastisce l’Avellino col cross di Aloi raccolto da Ciancio impreciso nella torsione a centro area. Al 9’ si scatena e passa la Ternana con il coinvolgimento corale dello sviluppo della manovra: si sgancia in avanti Boben che premia il movimento di Partipilo e segue l’azione per la ricezione sul tocco delizioso del trequartista, la conclusione strozzata viene corretta in rete dalla spaccata di Vantaggiato al sesto centro stagionale. Gli ospiti fanno la partita controllando la gestione del possesso con coraggio e padronanza, ma alla mezz’ora il sussulto d’orgoglio è dell’Avellino che mette fuori la testa dal guscio arrivando al cross con Tito a centro area verso Adamo mal posizionato con la postura del corpo ma bravo ad anticipare Salzano mettendo a lato con Iannarilli in controllo visivo. La disattenzione posizionale di Silvestri al 35’ permette a Damian di sventagliare con efficiente geometria per Partipilo che s’incunea arrivando davanti a Pane bravo a rimanere in piedi per ribattere il piatto aperto tenendo in bilico il punteggio. Passa giusto un giro d’orologio che l’Avellino legifera senza perdono la dura legge del calcio: gol mangiato, gol subito. Manovra calibrata da Tito, Ciancio imposta il traversone arcuato sul secondo palo dove il più lesto ad inserirsi è capitan Aloi che batte Iannarilli col destro sporco ma efficace in anticipo su Laverone. Nella ripresa l’atteggiamento della squadra di Braglia è fortemente rinunciatario e l’impostazione è basata sul chiodo fisso della copertura strutturale delle tracce di passaggio sulla trequarti. Il baricentro s’abbassa, ne approfitta la Ternana che torna a macinare gioco producendo presupposti offensivi col linguaggio delle idee senza creare grossi grattacapi dalle parti di Pane. Al 32’ sono i campani a sfiorare il vantaggio con la punizione telecomandata con assidua precisione da Aloi che trova l’intervento prodigioso di Iannarilli a togliere la traiettoria dal sette. Risponde nel migliore dei modi la Ternana col fraseggio d’alto rango tra Damian e Falletti: l’uruguaiano si slega trovando la luce per la conclusione fulminea a giro, la sfera sibila l’incrocio dei pali con Pane immobile a centro porta. Allo scadere crolla il muro eretto dall’Avellino: è ancora Falletti a sintonizzare il coordinamento fluidificante: riceve da Salzano, conduce verso Peralta che gliela restituisce con rapidità e conclusione a giro che trova la risposta centrale di Pane, è un gioco da ragazzi per Laverone spingere in porta il pallone del sorpasso all’ultima curva gridando a perdifiato nell’esultanza gioiosa. Nulla è più sfuggente dell’ovvio: la classificazione del fenomeno artistico trascende l’intuizione sensibile, perché l’insieme dei fattori fornisce al contenuto una sublimazione degna d’imitazione. Provate a fermarli.

TOP 

Aloi (Avellino): onnipresente sulla mediana, s'inserisce con continuità dando sostanza al reparto e lottando a testa alta e petto in fuori senza paura dei duelli. GIGANTE

L'undicesima firma consecutiva della Ternana: una macchina perfetta con la cilindrata pazzesca in cui gli ingranaggi girano all'unisono. Undicesimo ostacolo consecutivo superato con brillantezza grazie alla forza poderosa di un gruppo che non conosce limiti. La definizione di perfezione sta nei numeri impressionanti elevati dal gioco tecnico, rapido, efficace ed esaltante: 39 punti, Bari distante nove lunghezze e motore bollente. MANIFESTO D'ESTETICA ED EFFICACIA

FLOP

Nessuno (Avellino): ha voluto provare a sorprendere gli avversari Braglia organizzando la metodologia contrastiva improntata al disturbo uomo contro uomo dello sviluppo d'impostazione della manovra. L'equilibrio delle coperture e il principio applicativo attenzionale non è bastato a fermare una corazzata. AVANTI COSÌ

Flop chi? (Ternana): impatto determinante d'ogni componente che sa muoversi con funzionalità nelle opzioni e audacia spregiudicata nella valutazione dei singoli episodi. Continuare a far della prudenza l'attrezzo del mestiere serve a tener l'intera banda sul pezzo e calibrare con attenzione blitz che possono contribuire a scavare un solco maggiormente profondo sulle inseguitrici. PROVATE A FERMARLA 

Alessandro Laureti

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