Situazione delicatissima in casa alabardata: servono 150mila euro per evitare lo svincolo dei tesserati Settimana iniziata con notizie tutt’altro che rassicuranti per la Triestina. Il club giuliano, alle prese con gravi difficoltà economiche e gestionali, ha comunicato lo slittamento del ritiro precampionato, inizialmente previsto per lunedì 21 luglio. La nuova data fissata è quella di venerdì 25 luglio, ma permane forte incertezza, anche perché al momento non è ancora stato nominato un nuovo allenatore.La crisi, però, affonda più in profondità. Nonostante l’iscrizione completata al campionato di Serie C 2025-2026, mancano i fondi per affrontare la stagione. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il club non ha rispettato la scadenza del 1° luglio, il che comporterà una penalizzazione iniziale di circa 13 punti.
Ulteriori problemi potrebbero arrivare già oggi, giorno in cui scadono le messe in mora di 7-8 tesserati. La società sta cercando di raccogliere almeno 150mila euro per pagare gli stipendi arretrati ed evitare lo svincolo dei giocatori più rappresentativi. Ma il tempo stringe: il 1° agosto incombe un’altra scadenza e con essa la possibilità di una nuova penalizzazione.In questo scenario drammatico, emerge uno spiraglio: alcuni potenziali acquirenti si sarebbero fatti avanti, offrendo la disponibilità a farsi carico dei debiti e dei costi della prossima stagione – si parla di contratti per quasi 7 milioni di euro. Tuttavia, la trattativa è bloccata dalla richiesta dell’attuale presidente Ben Rosenzweig, che pretende 3 milioni di euro per la cessione del club, una cifra che i potenziali compratori non intendono versare.
Il futuro della Triestina rimane appeso a un filo. Tra penalizzazioni, stipendi da saldare e un ritiro ancora da iniziare, il club alabardato rischia seriamente di compromettere la propria stagione ancor prima del calcio d’inizio.