Dopo la retrocessione del Livorno, il grande ex Cristiano Lucarelli – ora tecnico della promossa Ternana – ha parlato dei suoi sentimenti dalle colonne de Il Tirreno: "Più che sofferenza parlerei di incredulità. Ecco. Questa è a 1000. Alla sofferenza invece sono abituato. Essere tifoso del Livorno significa soffrire per definizione. Non era un finale già scritto? Sì sì, ma un giorno potrebbero farci un film su quello che è successo quest’anno al Livorno. Non riesco a capacitarmi come un imprenditore del calibro di Aldo Spinelli abbia mandato tutto in malora in questo modo e si sia potuto affidare a personaggi i cui nomi sono nel libro nero del calcio. Il presidente nella sua vita ha dimostrato di tenere a ogni sua società che fosse portuale, calcistica o di qualunque altro tipo. La meticolosità con cui ha amministrato le sue aziende è proverbiale. Per questo rimango sconvolto da quello che è successo a Livorno. Mi sfuggono i motivi veri per cui non si sia fatto nulla per evitare le retrocessioni in termini di mercato a gennaio. Sembra che questo finale sia il risultato di un qualcosa studiato a tavolino. Dico tutto questo senza un filo di rancore verso il presidente. Ho vissuto il suo (di Spinelli, ndr) lato peggiore, ma anche quello migliore. Ha preso il Livorno in C, lo ha portato in Uefa e lo ha fatto finire in D. Peggior finale non poteva esserci. Avrebbe meritato una conclusione diversa. Ecco. Questo crepuscolo mi dà dispiacere".
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