Mentre il calcio e (conseguentemente) la serie C si interrogano sulla possibilità di ripartire per concludere la stagione, con regole e modalità ancora tutte da stabilire, quello che oggi fa riflettere (sponda rossoverde), con un po' di malinconia per quello che sarebbe potuto essere, è una strana coincidenza di date fra la stagione attuale e quella di due anni fa.
Questa sera, infatti, se le manifestazioni sportive non fossero state stoppate a causa dell'emergenza covid-19, la Ternana avrebbe dovuto giocare la finale di ritorno della Coppa Italia di serie C contro la Juventus U23, ad Alessandria oppure allo J Stadium di Torino, come da programma per cui si stava lavorando da mesi. E chissà che giocare proprio il 22 aprile non potesse essere una sorta di talismano per la squadra di Gallo, che avrebbe calcato il manto verde a due anni esatti di distanza dal derby vinto al Curi contro il Perugia, per quella che sembrava una partita ormai incanalata verso la sconfitta e che invece ha regalato una delle gioie più grandi degli ultimi decenni. Coi se e coi ma non si fa la storia, e certamente il fascino delle coincidenze è n ull'altro se non, appunto, fascino, però sarebbe stato bello giocare e mettere alla prova il destino.
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