Ternana, cuore e tifo a Pescara: in 505 al seguito delle Fere per inseguire la B

Ternana, cuore e tifo a Pescara: in 505 al seguito delle Fere per inseguire la B

Tifosi della Ternana all'Adriatico - Foto Lega Pro

Spettacolo in campo e spettacolo sugli spalti. Non poteva essere diversamente allo stadio Adriatico-Cornacchia, dove si è giocata la finalissima di ritorno dei playoff di Serie C tra Pescara e Ternana, trasmessa anche in diretta TV. Una cornice di pubblico eccezionale, un’atmosfera da brividi. Ma, purtroppo per i colori rossoverdi, a fine gara a fare festa sono stati i padroni di casa, dopo una lunghissima battaglia decisa solo ai calci di rigore.

La risposta del pubblico abruzzese è stata incredibile: tutto esaurito già nei giorni precedenti alla gara, con oltre 20.000 presenze sugli spalti. Più complicata la situazione per i tifosi rossoverdi: dei 750 biglietti messi a disposizione nel settore ospiti, sono stati soltanto 505 quelli acquistati. A incidere negativamente è stato l’obbligo della fidelity card per accedere al settore, una questione da sempre poco gradita alla tifoseria in trasferta.

Nonostante la minoranza numerica, i tifosi della Ternana hanno dato tutto: auto e pullman sono partiti da Terni con un unico obiettivo, sostenere le Fere nella corsa verso un immediato ritorno in Serie B. A farsi notare sugli spalti gli striscioni del Centro Coordinamento Ternana Clubs e del gruppo Roccarossoverde, posizionati ben in vista nel settore ospiti.

Già un’ora prima del fischio d’inizio il settore rossoverde era per metà pieno, poi progressivamente si è riempito, anche a causa di alcuni ingorghi sulla superstrada che hanno ritardato l’arrivo degli ultimi tifosi. Il grande caldo che ha accompagnato la giornata si è attenuato solo in parte al calare del sole, ma il vero calore è arrivato dal campo, dove le due squadre si sono date battaglia fino all’ultimo pallone.

L’ingresso delle squadre è stato accompagnato da emozioni forti: prima con il canto “Gente di Mare” che ha fatto vibrare lo stadio, poi con l’Inno di Mameli, seguito da cori, bandiere e incitamento continuo. È stata una serata che resterà nella memoria di entrambe le tifoserie, ma con un epilogo che entra soprattutto nella storia del Pescara, promosso in Serie B.

La Ternana esce a testa alta da questa sfida, con l’orgoglio di aver lottato fino in fondo e con il calore di una tifoseria che, pur penalizzata da restrizioni e difficoltà logistiche, ha comunque saputo farsi sentire e vedere. Ora è tempo di guardare avanti e ripartire, perché la passione rossoverde merita palcoscenici importanti.

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