“Ternana che sogna”: storie, gol e ricordi dei grandi protagonisti
Dettaglio maglia 2025-2026 Ternana Calcio - Foto Ternana Calcio
Domani, 5 dicembre, il cinema Politeama accoglierà il Rossoverde del secolo, un evento atteso dai tifosi per tornare a vivere emozioni legate alla Ternana. Il secondo talk, intitolato “Ternana che sogna”, sarà dedicato proprio a questo spirito e vedrà la partecipazione di Massimo Borgobello, Luis Antonio Jiménez, Corrado Grabbi e Mirco Antenucci: giocatori che, con le loro stagioni in rossoverde, hanno lasciato segni indelebili. Le loro storie e i loro gol continuano a risuonare nella memoria dei tifosi, offrendo l’occasione di rivivere momenti di entusiasmo, attesa e passione che hanno unito la città.
È quindi naturale ripercorrere le loro vicende sportive, percorsi diversi ma tutti significativi per la Ternana.
Massimo Borgobello — per tutti “BorgoGol” — incarna alla perfezione il legame tra Terni e i suoi attaccanti simbolo. Dopo gli inizi nel calcio dilettantistico con Conegliano e Caerano e il passaggio nei professionisti in Serie C2, approda alla Ternana nel 1997, fortemente voluto da Luigi Delneri. L’impatto è immediato: nella prima stagione in Serie C1 i suoi gol pesano nella corsa salvezza, e in Serie B conferma subito il proprio valore con 15 reti che aiutano la squadra a mantenere la categoria. Dopo una breve parentesi al Venezia in Serie A, torna nel 2000 e diventa un punto di riferimento assoluto: nella stagione 2002-2003 segna 18 gol, l’anno dopo altri 11, consolidandosi come uno dei bomber più importanti della storia rossoverde. Con oltre 200 presenze e quasi 80 reti, Borgobello rimane uno dei simboli più amati dai tifosi.
Luis Antonio Jiménez, cileno dal talento raffinato, cresce nel Club Deportivo Palestino e nel 2002 sbarca a Terni, iniziando un’avventura intensa e ricca di sfumature che durerà fino al 2006. In Serie B brilla subito come uno dei giocatori più promettenti: tecnica sopraffina, visione di gioco, capacità di accendere una partita con una sola giocata. Ma il suo percorso non è soltanto luce. La retrocessione in Serie C1 apre infatti un duro confronto con la società, poiché Jiménez ritiene che quella categoria non rispecchi il suo valore, tanto da arrivare alla richiesta di intervento della FIFA. Una frattura dolorosa, difficile da dimenticare. Eppure, nonostante tutto, con oltre 90 presenze e circa 25 gol, la sua esperienza in rossoverde resta centrale nella sua carriera e nella memoria di molti tifosi che ne hanno sempre riconosciuto la classe cristallina.
Corrado Grabbi, cresciuto nel vivaio della Juventus e autore del suo primo gol in Serie A già nel 1994-95 contro la Lazio, arriva alla Ternana nel luglio 1998 dopo i prestiti a Novara, Lucchese, ChievoVerona e soprattutto Modena, dove si era finalmente rivelato come attaccante dal fiuto del gol. L’inizio in rossoverde, però, è complicatissimo: il “morbo di Ledderhose”, una malattia ai piedi dolorosa e invalidante, lo costringe a diverse operazioni e lo limita a 14 partite e 2 gol nella prima stagione. Ma Grabbi non cede. Dopo un anno in prestito al Ravenna, dove torna protagonista con 13 gol, rientra a Terni nella stagione 2000-2001 e vive l’anno della consacrazione: 20 gol e 15 assist tra campionato e coppe lo rendono il trascinatore di una squadra offensiva e imprevedibile. La sua storia in rossoverde è fatta di sofferenza e riscatto, di cadute e rinascite: un percorso che ha lasciato un segno indelebile, non solo per le reti, ma per il carattere e la resilienza.
Infine Mirco Antenucci, attaccante molisano che, pur avendo trascorso una sola stagione in rossoverde, è riuscito a lasciare un segno profondo, arrivando anche a indossare la fascia di capitano. Cresciuto nel Giulianova, vive anni alterni e vari prestiti, fino alla stagione dell’esplosione con l’Ascoli, in cui segna 24 gol e diventa uno dei bomber più prolifici della Serie B. Dopo le esperienze con Torino e Spezia, approda alla Ternana nel 2013 con l’obiettivo di essere il riferimento offensivo della squadra. Il risultato è una stagione da 19 gol in 40 partite, con un girone di ritorno particolarmente incisivo: 6 reti nelle prime 11 gare dell’era Tesser e una serie di 12 risultati utili consecutivi che allontanano la squadra dalla zona retrocessione. Nell’estate 2014 passa al Leeds United, lasciando però a Terni il ricordo di un attaccante determinato e capace di reti iconiche, come la celebre rovesciata contro lo Spezia.
Sarà un momento per scoprire dettagli, aneddoti e emozioni che hanno fatto la storia della Ternana, riportando alla mente quanto il legame tra squadra e città sia profondo e duraturo.
