Stadio Liberati, concessione “ponte” alla Ternana: lunedì il via libera in Consiglio

Tifosi della Ternana allo stadio Libero Liberati - Foto Alberto Mirimao
La notizia era nell’aria da settimane, ma ora si avvicina la ratifica ufficiale. Nella seduta del Consiglio Comunale prevista per lunedì prossimo, salvo colpi di scena, verrà formalizzata la proroga temporanea della concessione dello stadio Libero Liberati – comprensivo anche dell’antistadio Giorgio Taddei – alla Ternana Calcio. Si tratta di un passaggio tecnico, ma fondamentale, per consentire al club rossoverde di iscriversi regolarmente al prossimo campionato professionistico, in attesa che venga chiuso l’accordo definitivo legato al progetto del nuovo impianto.
La durata della concessione provvisoria sarà di dodici mesi, dal 1° luglio 2025 fino al 30 giugno 2026. A firmare lo schema di convenzione sono il dirigente allo sport Francesco Saverio Vista e Stefano D’Alessandro, che cureranno anche gli aspetti relativi alla gestione dell’impianto sportivo nel periodo indicato.
La cifra che la società corrisponderà al Comune di Terni per l’utilizzo dell’impianto ammonta a 30 mila euro, riferita all’annualità 2025-2026. L’accordo prevede inoltre che il concessionario – cioè la Ternana – si faccia carico di eventuali interventi di manutenzione straordinaria, fino a un massimo di 100 mila euro, previo via libera da parte della direzione governo del territorio, sotto la supervisione del dirigente Federico Nannurelli.
Questo atto arriva a circa quaranta giorni dalla trasmissione, da parte della società rossoverde, della documentazione aggiornata sul project financing: una bozza rivista della convenzione, il piano economico-finanziario asseverato, il nuovo cronoprogramma e il contratto di comodato d’uso relativo all’area della clinica che rientra nel progetto del nuovo stadio.
La delibera in discussione rappresenta, dunque, un tassello intermedio in un percorso più ampio che punta alla realizzazione del nuovo Liberati. Un passaggio previsto, atteso, ma tutt’altro che secondario: senza questo atto, la partecipazione della Ternana al prossimo torneo sarebbe stata a rischio.