Stadio-Clinica, la Ternana lancia una doppia controffensiva contro la Regione Umbria
Nuovo Stadio Libero Liberati
Doppio ricorso per difendere il progetto Stadio-Clinica
L’avvocato Giovanni Ranalli, amministrativista e legale della società rossoverde, ha attivato due iniziative parallele:
- Ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR dell’11 febbraio, legata a una delibera regionale del 2022 riguardante i requisiti per l’accreditamento sanitario.
- Ricorso incidentale al TAR dell’Umbria per indebolire le basi giuridiche del ricorso principale presentato dagli avvocati regionali Benci e Gobbo.
Si tratta di una mossa che, oltre a incidere sul merito delle questioni, ha un chiaro valore tattico, con l’obiettivo di sostenere anche la difesa del Comune di Terni e proteggere la validità della determina del RUP Piero Giorgini sui permessi a costruire.
Perché la sentenza del TAR potrebbe essere rivalutata
La sentenza del TAR dell’11 febbraio aveva stabilito che la Ternana non avesse interesse a impugnare la delibera regionale del 2022, poiché non titolare di una clinica autorizzata.
Una decisione che aveva alimentato la falsa narrazione secondo cui la società avrebbe chiesto l’accreditamento prima della costruzione della struttura sanitaria.
Oggi però, come ricorda Tag24 Umbria, il quadro è completamente cambiato: la Ternana dispone della determina Giorgini, che autorizza la costruzione della clinica integrata allo stadio. Un elemento che potrebbe indurre il Consiglio di Stato a riconoscere l’interesse legittimo del club e quindi a rivalutare la sentenza impugnata.
Inoltre, portando la questione davanti al Consiglio di Stato, quella stessa sentenza diventa non definitiva e non può essere considerata “passata in giudicato”. Ciò significa che non potrà essere utilizzata come pilastro argomentativo nel giudizio del 27 gennaio, di fatto disinnescandone il peso.
Ricorso incidentale: la “tagliola” contro l’impugnativa regionale
Il secondo strumento utilizzato dalla Ternana è un ricorso incidentale, definito una sorta di “tagliola procedurale” per tentare di bloccare l’avanzata del ricorso regionale.
Attraverso questo atto, il club può sollevare nuovi motivi per chiedere l’inammissibilità del ricorso principale. Uno dei punti centrali riguarda l’esito della Conferenza dei servizi, che secondo la Ternana è stato positivo in maniera unitaria per stadio e clinica, e non distinto o contrapposto come sostenuto dalla Regione.
Nel mirino anche altre parti dell’impugnativa regionale, considerate dalla società e dalle parti controinteressate come “parziali o fuorvianti” e potenzialmente idonee a indirizzare in maniera errata il collegio giudicante.
L’obiettivo è chiaro e dichiarato: impedire l’accoglimento del ricorso Benci-Gobbo, bloccandolo dal punto di vista procedurale prima ancora che si arrivi al merito.
Verso il 27 gennaio: una partita decisiva anche fuori dal campo
Si apre dunque una fase decisiva del contenzioso, in cui la Ternana sceglie di scendere in campo in prima persona per difendere il progetto Stadio-Clinica, affiancando la linea difensiva del Comune e provando a riequilibrare il peso delle argomentazioni prima del verdetto del 27 gennaio.
