Serie C, stretta sui club: nuove regole per chi vuole comprare una società

Gabriele Gravina presidente FIGC - TernanaNews.it (Foto LaPresse)
La Serie C cambia volto. Il Consiglio Federale della FIGC, riunitosi mercoledì 30 aprile, ha approvato una serie di riforme cruciali per mettere al riparo la terza serie del calcio italiano da crisi societarie e gestioni improvvisate.
Al centro delle modifiche, l’introduzione di nuovi vincoli per l’acquisto delle quote societarie e il rafforzamento del sistema dei controlli economici. L’obiettivo è chiaro: evitare nuovi casi come quelli di Taranto e Turris, esclusi a stagione in corso, e garantire la regolarità dei campionati.
Da ora in avanti, chiunque voglia acquisire una società di Serie C dovrà presentare una fideiussione bancaria “a prima richiesta” a copertura dei debiti futuri, oltre alla già prevista copertura di quelli pregressi. La garanzia servirà a tutelare tesserati, dipendenti e collaboratori, in proporzione alla quota acquisita, ed entrerà in vigore immediatamente.
Una misura forte, pensata per responsabilizzare i nuovi acquirenti e scoraggiare ingressi privi di basi economiche solide. Una sorta di filtro preventivo contro gestioni superficiali, che negli ultimi anni hanno messo a rischio l’intero ecosistema della Lega Pro.
Ma non è tutto: la FIGC ha rivisto anche i controlli infrannuali sui bilanci dei club, aggiornando i parametri economici (Titolo VI delle NOIF) con validità fino al 2029/30. Contestualmente, sono stati modificati i modelli delle garanzie per le Licenze Nazionali 2025-2026, sia per la Serie B che per la Lega Pro.
Infine, il Consiglio ha approvato il bilancio consuntivo 2024. Il presidente Gabriele Gravina ha parlato di una federazione “moderna e progettuale”, sottolineando il sostegno a settore giovanile, infrastrutture e attività sociali come pilastri su cui costruire il futuro del calcio italiano.