Serie C, la porta si riapre: chi prende il posto della Lucchese?

Serie C, la porta si riapre: chi prende il posto della Lucchese?

Lucchese in campo - Foto Instagram

Con la sentenza del Tribunale di Lucca che ha decretato il fallimento della Lucchese — il quarto del 21° secolo dopo quelli del 2008, 2011 e 2019 — si apre una nuova finestra di riammissione in Serie C. Il posto lasciato libero dalla formazione rossonera verrà assegnato tramite la procedura prevista dal regolamento FIGC.

Come funziona la riammissione
Quando una società con diritto all’iscrizione in Serie C rinuncia, la FIGC attiva la procedura di riammissione: possono candidarsi le squadre retrocesse che abbiano rispettato tutti i requisiti. Viene redatta una graduatoria basata sui punti conquistati durante la stagione regolare, escludendo però le seconde squadre (come il Milan Futuro).

Il caso del Girone C e il “moltiplicatore”
Per le retrocesse del Girone C, che ha disputato 34 partite rispetto alle 38 degli altri due gironi, viene applicato un coefficiente correttivo pari a 1,117647. È il caso del Messina, retrocesso ai playout con 25 punti, che diventano 27,9 nella graduatoria di riammissione. Questo il ranking delle retrocesse dalla Serie C 2024/25:

  • Pro Patria – 34 punti
  • Caldiero Terme – 33
  • Sestri Levante – 31
  • Legnago Salus – 29
  • Messina – 27,9
  • Union Clodiense – 21

Pro Patria in pole, ma serve la documentazione
In virtù di questa classifica, è la Pro Patria — retrocessa dopo lo spareggio contro la Pro Vercelli — ad avere la precedenza nella corsa alla riammissione. Il club lombardo dovrà però presentare domanda entro il 18 luglio 2025, dimostrando di possedere tutti i requisiti previsti dal sistema delle Licenze Nazionali.

Tra i documenti richiesti: fideiussione da 700.000 euro (riducibile a 350.000 in caso di solidità finanziaria), pagamento dei debiti scaduti al 30 aprile 2025, dichiarazione di accettazione delle condizioni economiche previste in caso di promozione in B, e certificazione infrastrutturale.

Il verdetto finale spetterà al Consiglio Federale. Eventuali ricorsi potranno essere presentati al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI.