Serie C, deroga FIGC per la Juventus Next Gen dopo l’esclusione del Rimini

Serie C, deroga FIGC per la Juventus Next Gen dopo l’esclusione del Rimini

Massimo Brambilla - Foto Juventus.com

L’esclusione del Rimini dal Girone B della Serie C 2025/2026 continua a produrre effetti anche sul piano regolamentare. Con il numero delle squadre sceso a 19, il calendario del girone subirà una modifica sostanziale: la Juventus Next Gen disputerà infatti 36 partite invece delle 38 inizialmente previste.

Proprio questa riduzione del numero di gare ha spinto la FIGC ad approvare una deroga specifica per la Seconda Squadra bianconera, intervenendo sui requisiti minimi di presenze necessari per poter essere schierati in eventuali playoff o playout.

Cosa cambia: presenze minime ridotte

Con il Comunicato Ufficiale n. 115/A del 19 dicembre 2025, il Consiglio Federale ha deciso di ridurre il numero minimo di presenze richieste nella regular season:

  • da 25 a 23 presenze negli elenchi di gara;
  • da 12 a 11 presenze per i calciatori tesserati a partire dal 1° gennaio 2026.

La decisione riguarda esclusivamente la Juventus Next Gen ed è motivata dal minor numero di partite che la formazione bianconera potrà disputare nel corso della stagione regolare.

La motivazione della FIGC

Nel testo ufficiale, la FIGC spiega come la deroga nasca dalla richiesta della Lega Italiana Calcio Professionistico, che ha chiesto un riparametramento dei criteri previsti per l’utilizzo dei giovani della Seconda Squadra nelle gare decisive di fine stagione.

Una proposta ritenuta condivisibile dal Consiglio Federale, proprio alla luce delle 36 gare che la Juventus Next Gen giocherà al termine della regular season, contro le 38 originariamente previste dal regolamento.

Deroga limitata e regole invariate

È bene sottolineare come la deroga sia limitata e non estesa ad altre società. Restano infatti inalterate tutte le altre disposizioni previste dal Comunicato Ufficiale n. 304/A del 27 maggio 2025, che regolano la partecipazione delle Seconde Squadre al campionato di Serie C.

Un intervento mirato, dunque, che mira a garantire equità regolamentare in un girone inevitabilmente condizionato dall’esclusione del Rimini e dalla conseguente riduzione del calendario.