Rossoverde del secolo: gli ospiti della “Ternana che vince”
Dettaglio maglia 2025-2026 Ternana Calcio - Foto Ternana Calcio
C’è un filo rossoverde che unisce epoche diverse, uomini diversi, storie diverse. Un filo fatto di vittorie, di sacrifici, di capitani che hanno plasmato un’identità e di momenti che ancora oggi scaldano il cuore dei tifosi. È questo lo spirito che accompagnerà il primo talk dedicato alla “Ternana che vince”, un incontro unico in cui il pubblico del Politeama potrà ascoltare dalla viva voce dei protagonisti i racconti di chi quelle pagine le ha scritte davvero. Sul palco, venerdì 5 dicembre, saliranno figure che hanno lasciato un’impronta indelebile nella memoria rossoverde: Romano Marinai, Fernando Benatti, Cristiano Lucarelli, Carlo Mammarella e Marino Defendi.
Per entrare nel clima di questo evento, vale la pena ripercorrere le storie dei protagonisti presenti: uomini che, con il loro contributo, hanno costruito mattoni fondamentali della storia e dell’identità della Ternana.
Tra i simboli più amati della storia della Ternana c’è Romano Marinai, che dopo gli esordi in Toscana e l’approdo in Serie A con il Lecco nel 1962, trovò nel 1965 in rossoverde la sua vera casa calcistica. Capitano carismatico, cuore della squadra che seppe risalire dalla Serie C alla Serie A, lasciò un segno indelebile grazie ai 7 gol nella leggendaria stagione 1971-72 e a giocate rimaste nella memoria collettiva, come la celebre rovesciata nel derby contro il Perugia. Con oltre 250 presenze e 21 reti, Marinai è ancora oggi un simbolo di leadership, professionalità e attaccamento alla maglia.
A raccogliere la sua eredità fu Fernando Benatti, emiliano classe 1945, che dopo una stagione in Serie A con il Messina accettò la sfida di scendere in C per vestire il rossoverde nel 1968-69. Con la Ternana costruì uno dei capitoli più importanti della sua carriera, contribuendo a due promozioni in massima serie, nel 1971-72 e nel 1973-74. Dal 1973 al 1975 indossò la fascia lasciata da Marinai e, con 215 presenze e 6 gol, entrò di diritto nella storia rossoverde.
Molti anni dopo, un’altra figura avrebbe contribuito a riscrivere la storia rossoverde: Cristiano Lucarelli. L’8 agosto 2020 accettò la guida della Ternana e in Umbria fu protagonista di una stagione memorabile. Il campionato 2020-21, dominato dall’inizio alla fine, portò 90 punti, frutto di 28 vittorie, 6 pareggi e appena 2 sconfitte, con un impressionante +63 nella differenza reti. Una cavalcata che riportò con largo anticipo la Ternana in Serie B dopo tre anni, coronata dalla vittoria della Supercoppa di Serie C , prima contro il Como e poi contro gli storici rivali del Perugia.
Di quella straordinaria squadra fece parte anche Carlo Mammarella, che in Umbria divenne immediatamente un riferimento per solidità, esperienza e qualità tecnica. Indimenticabile il suo gol al Catania, un tiro al volo di sinistro che racconta al meglio la sua personalità in campo. Capitano e leader della promozione in Serie C, chiuse la carriera al termine della stagione 2020-21, dopo aver conquistato campionato e Supercoppa. Il suo legame con la Ternana non si è mai interrotto: oggi è il direttore sportivo della prima squadra, continuando a lavorare per i colori che ha rappresentato sul campo.
Accanto a lui, in quelle stagioni, c’era Marino Defendi, bergamasco di carattere, intelligenza tattica e straordinaria professionalità. Arrivato nel 2016, divenne subito uno dei pilastri della squadra, fino a indossare la fascia da capitano nelle sue ultime stagioni in rossoverde. Il 3 settembre 2022 raggiunse le 200 presenze con la Ternana, superando anche la doppia cifra di gol. Indimenticabile la rete al 95° contro il suo ex Bari: un gesto tecnico e di cuore, accompagnato da un’esultanza trattenuta ma seguito dall’abbraccio travolgente dei compagni. Oggi prosegue il suo percorso da allenatore in Umbria, portando con sé la determinazione e la passione maturate in sette anni di lotta con la maglia rossoverde.
Rivederli sullo stesso palco, significa ritrovare un pezzo di identità rossoverde. È un modo per stringere un filo tra passato e presente, tra chi ha costruito la storia e chi continua a custodirla. Un’occasione rara, da vivere con il cuore pronto a battere ancora una volta al ritmo della Ternana.
