Rimini, trattativa Di Matteo in stallo: tensioni e attesa per la PEC decisiva
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Voci su possibile incontro e verifiche contabili
Alcune voci — non confermate ufficialmente — parlano di un possibile incontro tra Buscemi, il sindaco revisore Sauro Cancellieri e la Building per fare chiarezza sui conti societari del Rimini. Al momento però non ci sono riscontri ufficiali su questa ipotesi.
Insofferenza del gruppo acquirente
Di Matteo e i suoi collaboratori, costretti a restare in albergo senza poter operare concretamente, iniziano a manifestare insofferenza per i ritardi. Tra le ipotesi allo studio c’è anche un intoppo legato al pagamento delle spese di custodia del sequestro conservativo disposto dal Tribunale di Milano: si tratterebbe di poche migliaia di euro, una cifra esigua rispetto all’operazione complessiva, ma che — per ragioni di principio o di orgoglio — potrebbe aver rallentato l’iter.
Si rincorrono segnali di fiducia
Nonostante la crescente frustrazione, permane ottimismo sulla chiusura positiva della trattativa entro la settimana in corso. Un segnale concreto è il versamento di 220.000 euro da parte di Di Matteo per rilevare le quote di Alfredo Rota, elemento che riduce la probabilità di un ritiro definitivo dalla trattativa.
Le possibili implicazioni sportive e societarie
L’incertezza sulla proprietà può influire su scelte tecniche e sulla gestione quotidiana del club: dall’organizzazione del mercato a eventuali certificazioni necessarie per l’iscrizione ai campionati. Lo stallo amministrativo rischia di trascinare incertezza anche tra i sostenitori, che auspicano chiarezza e rapidità nelle decisioni.
