Rimini, caos stadio: rischio rinuncia contro il Forlì e penalizzazione

Rimini, caos stadio: rischio rinuncia contro il Forlì e penalizzazione

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Nuovi sviluppi nella vicenda giudiziaria tra Comune e Building Company: il club biancorosso potrebbe non avere il Romeo Neri a disposizione per il match del 19 settembre.

Non si placa la battaglia legale intorno allo stadio Romeo Neri. A Rimini prosegue infatti il contenzioso tra il Comune e la Building Company, proprietaria del club biancorosso, in attesa della pronuncia definitiva del TAR prevista per mercoledì 8 ottobre. Nel frattempo, però, la squadra deve fare i conti con problemi immediati: il rischio concreto di non poter disputare regolarmente la sfida di venerdì 19 settembre contro il Forlì.

Il precedente con la Ternana e la posizione dell’Osservatorio

Già nella partita contro la Ternana, i biancorossi hanno vissuto una situazione simile, dovendo affrontare il match in condizioni straordinarie a causa del diniego dell’amministrazione comunale. Stavolta, però, la partita contro il Forlì è stata inserita dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive tra quelle caratterizzate da profili di rischio. Una classificazione che implica maggiori misure di sicurezza, con potenziamento del servizio steward e procedure di filtraggio più stringenti.

Un dettaglio significativo, considerando che la recente sentenza del TAR aveva invece sottolineato come, nel caso della sfida con la Ternana, non fossero emerse problematiche legate all’ordine pubblico.

Il nodo Romeo Neri e le possibili conseguenze

La decisione del Comune di Rimini resta chiara: niente concessione dello stadio Romeo Neri fino alla pronuncia del TAR. Questo costringe il club a valutare soluzioni alternative, come la richiesta di una nuova sospensiva, che però potrebbe tradursi soltanto nella disputa del match a porte chiuse.

Il rischio peggiore, tuttavia, è quello di non riuscire a scendere in campo: in quel caso il Rimini incorrerebbe nella sconfitta per 0-3 a tavolino, un punto di penalizzazione e, soprattutto, brucerebbe il bonus della prima rinuncia. Alla seconda assenza, infatti, scatterebbe l’esclusione dal campionato, uno scenario che preoccupa fortemente ambiente e tifoseria.

La vicenda resta dunque aperta e con risvolti potenzialmente decisivi non solo per il Rimini ma anche per l’intero girone di Serie C. Gli occhi sono puntati sul TAR e sulla data dell’8 ottobre, quando arriverà la pronuncia che potrebbe mettere fine – o complicare ulteriormente – una situazione già molto delicata.