Rimini Calcio verso la fine: liquidazione avviata, esclusione dal campionato imminente. La ricostruzione completa
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La Rimini Calcio è ormai a un passo dal baratro. Le possibilità di un proseguo dell’attività sportiva si riducono di ora in ora, con la sempre più probabile esclusione dal campionato di Serie C, dove i biancorossi navigano a -5 dopo mesi di vicissitudini societarie. Nelle ultime ore la Rimini Fc ha infatti presentato la documentazione per la liquidazione volontaria della società.
Un buco da 4 milioni di euro: il sindaco conferma la crisi
A confermare lo scenario è il sindaco Jamil Sadegholvaad, che in una nota ufficiale ha dichiarato:
“Apprendo dell’iscrizione in Camera di Commercio della decisione da parte dell’assemblea dei soci di mettere formalmente in liquidazione la società Rimini Calcio. Secondo il bilancio depositato in Camera di Commercio, la perdita di esercizio al 30 giugno 2025 ammonta a oltre 4 milioni di euro. Si tratta di un epilogo doloroso, per lo sport di Rimini e per tutta la città, ma purtroppo non inaspettato viste le incredibili e vergognose vicende societarie che ormai si susseguono da molti mesi.”
Il primo cittadino ha definito quella odierna una “giornata triste”, aggiungendo però che si sta già lavorando con le Istituzioni calcistiche per capire tempi e modalità di un eventuale intervento diretto del Comune per garantire la sopravvivenza del calcio biancorosso.
Il sindaco: “Se ci saranno basi solide, potrà esserci rinascita”
Sadegholvaad ha proseguito:
“La priorità è garantire il futuro biancorosso con un progetto che abbia solide basi sociali e finanziarie. Se ciò avverrà, anche giornate tristi come questa potranno essere ricordate come quelle della rinascita. Al punto in cui la Rimini Calcio era finita, la medicina appare amarissima ma necessaria per guarire davvero.”
Di Matteo-Ferro si chiamano fuori: “Costretti ad arretrare”
Il 6 novembre gli imprenditori Nicola Di Matteo e Daniele Ferro avevano firmato un preliminare per l’acquisizione delle quote dalla Building Company, ma nelle ultime ore hanno rescisso l’accordo dichiarandosi parte lesa.
In un documento ufficiale, i due spiegano:
“Siamo venuti a Rimini con grande entusiasmo e abbiamo corrisposto quanto pattuito per l’ingresso in società. Purtroppo le quote risultano ancora bloccate dal Tribunale di Milano. Lo stallo ha fatto decorrere inutilmente i termini per il passaggio societario. Abbiamo subito un grave danno e siamo costretti ad arretrare.”
Nell’udienza a Milano, quote ancora sotto sequestro
Nell’ultima udienza, il giudice si è riservato di valutare meglio la situazione, lasciando le quote sotto sequestro. I legali dei due imprenditori ora intendono chiedere la restituzione di quanto versato, oltre 250.000 euro, definendo la trattativa “impossibile da portare avanti”.
Nuovo deferimento FIGC: violazioni amministrative
La situazione del club è ulteriormente aggravata dal nuovo deferimento FIGC. Secondo la nota, il procuratore federale ha deferito la società e il suo rappresentante legale per diverse violazioni:
- mancato versamento dei contributi INPS per maggio e giugno 2025;
- mancata liquidazione IVA del quarto trimestre 2024;
- mancato pagamento di contributi INPS e ritenute Irpef per luglio e agosto 2025.
Il legale rappresentante Antonino Buscemi è stato deferito insieme al club.
Procedura di liquidazione avviata: Rimini già fuori dal campionato
Alla già drammatica situazione si aggiunge un ulteriore sviluppo: è stata avviata la procedura di liquidazione che porterà il Rimini Calcio a essere di fatto estromesso dal campionato. La società non scenderà in campo già da questo weekend: Rimini-Torres, in programma domenica 30 alle 12:30, non si giocherà.
Nicola Di Matteo – ormai tiratosi fuori dall’acquisizione – è in attesa della revoca dell’affiliazione FIGC del Rimini. Una formalità che porterà all’uscita definitiva del club dalla Lega Pro. Ma la realtà è chiara: il Rimini è morto, il Girone B scende a 19 squadre. Una fine annunciata ormai da mesi.
