Bruno Tedino, nuovo allenatore del Pordenone, è stato presentato in conferenza stampa. Queste le sue parole raccolte da trivenetogoal.it: "Mi sembra di non essere mai andato via e mi piacerebbe portare questo mio entusiasmo in campo. I tifosi vogliono che la squadra dia tutto, il nostro atteggiamento dovrà trascinare i tifosi. La nostra tifoseria è fatta di gente sana, ci aspetta e ci seguirà.
Il fatto di subentrare in corsa è meno complicato rispetto ad altre parti. Non bisogna avere alibi, io per primo. La cosa peggiore è che io possa dire: “Dove andiamo con questa squadra?” o il giocatore che dice “Dove andiamo con questo” o il presidente dica “bisognerebbe fare così”. Dove c’è un capo e un gruppo ci sono mansioni ben definite. Si perde ma si muore in campo. Tutti devono avere lo stesso tipo di atteggiamento. Dobbiamo riportare entusiasmo, coraggio e orgoglio personale.
La salvezza è un patrimonio di tutti, la città quando c’ero io ha dimostrato di volerci seguire. Il Bottecchia era la nostra forza, andremo a Lignano. La gente sa che lavoriamo per mantenere questo tipo di spettacolo. Gli attaccanti mi piacciono tutti, Tsadjout, Sylla e Butic. Devono credere di più nelle loro possibilità. Tutto passa attraverso un tipo di lavoro. Arma ha fatto 20 gol, sbagliando 4 calci di rigore, Strizzolo lavorava forte.
Pisa rappresenta uno scoglio veramente importante, dobbiamo essere aggressivi contro una squadra che ha fatto veramente benissimo. Sarà un debutto difficile, contro la prima, ma lavoreremo duro per arrivare pronti all’appuntamento”
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