Parere Balduzzi, svolta nella memoria della Ternana: “Confermato che il Comune poteva autorizzare la clinica”

Parere Balduzzi, svolta nella memoria della Ternana: “Confermato che il Comune poteva autorizzare la clinica”

Stefani Proietti e Stefano Bandecchi sul progetto stadio-clinica - Foto TernanaNews

Clamorosa novità nella controversia tra Ternana Calcio e Regione Umbria sul progetto stadio–clinica. Come scrive Tag24Umbria nella memoria depositata dall’avvocato Giovanni Ranalli emerge infatti che il club rossoverde ha potuto visionare solo ora, per la prima volta, il testo integrale del cosiddetto “parere Balduzzi”, documento su cui la Regione aveva fondato parte del proprio dissenso.

Secondo la Ternana, le conclusioni del parere – commissionato nel 2022 all’ex ministro Balduzzi – non sarebbero affatto ostative al progetto, al contrario di quanto sostenuto da Palazzo Donini. Il documento confermerebbe infatti che il permesso a costruire rientra tra le competenze del Comune e che la fase di accreditamento sanitario è distinta, successiva e mai richiesta dal club nel procedimento.

Per questo, afferma Ranalli, il parere non preclude la realizzazione della clinica, ma lascia esplicitamente aperta la possibilità di autorizzarne la costruzione.

“Parere mai trasmesso integralmente”: la Ternana denuncia un’omissione

Nella memoria si contesta fortemente la gestione del documento da parte della Regione. Il parere sarebbe stato infatti riportato solo in forma parziale nella Conferenza dei Servizi e non sarebbe mai stato comunicato integralmente alla Ternana né agli altri enti coinvolti.

Secondo il club, questa omissione avrebbe condizionato l’intero iter, costringendo la società a difendersi da un testo che non aveva mai potuto conoscere nella sua interezza. Un punto che, per la Ternana, ribalta la narrativa costruita negli anni sul dissenso regionale.

Il PEF: “Il progetto non dipende dagli accreditamenti sanitari”

L’avvocato Ranalli interviene anche sul Piano economico e finanziario. La memoria specifica che il progetto è sostenibile grazie ai ricavi degli spazi commerciali dello stadio e al canone della clinica, per un totale di 14 milioni di euro.

La Ternana ribadisce quindi che la clinica non necessita di convenzioni o accreditamenti per garantire l’equilibrio economico dell’operazione, smontando uno dei principali presupposti del dissenso regionale.

Iter regolare, progetto unitario e interesse pubblico

Nella parte finale della memoria, la Ternana sottolinea la piena correttezza del percorso amministrativo seguito, nel rispetto della legge sugli stadi e della normativa regionale. Tutti gli uffici coinvolti – eccetto la Direzione Salute – avevano espresso parere favorevole.

Il club rimarca inoltre l’unitarietà del progetto: stadio e clinica sono un’unica opera, approvata dalla Conferenza dei Servizi come intervento inscindibile e coerente con la finalità di valorizzazione del territorio.

Infine, la memoria evidenzia che l’opposizione regionale non incide in modo vincolante sull’esito del procedimento, mentre il progetto garantisce interesse pubblico, servizi mancanti alla provincia di Terni e tutela degli investimenti privati, fondamentali anche per il futuro della società rossoverde.