Nuovo Liberati, conto alla rovescia: giovedì sopralluogo decisivo sui murales e via alle prime demolizioni

Nuovo Liberati, conto alla rovescia: giovedì sopralluogo decisivo sui murales e via alle prime demolizioni

Murales stadio Libero Liberati - Foto TernanaNews

Giovedì sarà una giornata chiave per il futuro del nuovo stadio Libero Liberati. Secondo quanto riportato dai colleghi di Tag24 Umbria, è infatti in programma il sopralluogo decisivo della Soprintendenza ai beni artistici, storici e architettonici dell’Umbria per valutare la rimozione in sicurezza dei murales storici e dare il via libera all’avvio ufficiale dei lavori.

Il progetto Stadio-Clinica, portato avanti dalla Stadium Spa per conto della Ternana Calcio, entra così nella sua fase operativa. Le prime aree interessate dagli interventi saranno la Curva Sud e la Curva Est “Corrado Viciani”, che verranno demolite per lasciare spazio alla nuova struttura. Proprio per questo, la società rossoverde ha previsto mini-abbonamenti da cinque partite per i settori coinvolti, mentre negli altri si potrà sottoscrivere la tessera completa.

Parallelamente, l’antistadio Giorgio Taddei sarà trasformato in area di cantiere, con lo spostamento temporaneo di spogliatoi, sala stampa e servizi logistici in altre zone dell’impianto, per consentire l’avvio delle prime operazioni di demolizione.

I murales del ’75: tra memoria, arte e identità

Ma prima di mettere mano alle ruspe, il passaggio più delicato riguarda i celebri murales del Liberati, realizzati nel 1975 dalla Brigata Pablo Neruda. Opere nate dalla mano di artisti cileni esuli dopo il golpe di Pinochet, diventate nel tempo un simbolo di memoria collettiva e identità cittadina.

Proprio per il loro valore storico e artistico, la Soprintendenza – insieme a Comune di Terni (rappresentato dall’assessore Giovanni Maggi e dal dirigente Piero Giorgini) e alla Stadium Spa – valuterà come procedere con una rimozione controllata e sicura delle opere, in vista del restauro e della successiva ricollocazione nella nuova piazza dello stadio.

Un patrimonio da salvare, tra storia e futuro

La richiesta di tutela era stata avanzata da un gruppo di associazioni cittadine – tra cui ARCI Terni, Il Pettirosso APS, ANPI Terni, CGIL Terni, Sentieri Partigiani e Brigata Gagarin – che avevano sollecitato la Soprintendenza a riconoscere l’interesse culturale dei dipinti. Tuttavia, sia il Comune che la Stadium hanno ribadito la volontà di salvaguardare i murales come parte integrante della memoria sportiva e civile della città.

Secondo Tag24 Umbria, la strada più probabile resta quella della rimozione controllata, come avviene abitualmente per opere di pregio, con successivo restauro e reintegro nel nuovo impianto. Una scelta che consentirebbe di conciliare la modernità del nuovo Liberati con la storia e l’anima popolare di Terni.

Verso il nuovo stadio

Il project manager Sergio Anibaldi seguirà in prima persona le operazioni. L’obiettivo dichiarato è di depositare entro l’anno il progetto esecutivo a Palazzo Spada e far partire i lavori il prima possibile. Dopo decenni di attese e rinvii, il nuovo Liberati sembra finalmente pronto a prendere forma, conservando però la sua identità, fatta di arte, passione e storia rossoverde.